Come superare un lutto
Video introduttivo
La perdita di una persona cara provoca, inevitabilmente, dolore e l’elaborazione del lutto è a volte una strada difficile e tortuosa da percorrere, questo perché ogni persona ha il suo modo di sentire e gestire il dolore.
In questo breve video faccio un introduzione sulle 5 fasi dell’elaborazione del lutto:
Ognuno di noi è diverso, ma è pur vero che esistono dei punti in comune nel modo in cui proviamo il dolore dopo una grave perdita, e questi punti sono:
- La negazione del dolore
- La successiva rabbia
- La fase depressiva
Anche Freud analizzando le fasi di elaborazione di un lutto ha suddiviso il percorso in tre fasi, molto simili alle precedenti:
- Diniego
- Accettazione
- Distacco
In queste tre fasi, secondo Freud, all’inizio c’è il rifiuto della perdita di una persona, poi si passa gradualmente a una fase di accettazione per poi arrivare al distacco, dove si riesce a passare oltre e a ricostruire una nuova vita.
Il dolore come si manifesta? Le fasi del dolore
Le emozioni che ci travolgono alla notizia della scomparsa di una persona a noi cara possono variare, ci possono stordire, farci arrabbiare, intristire, possono scaraventarci in un vortice di pianti e urla, fino a farci deprimere.
Il dolore che proviamo si manifesta spesso in maniera violenta, inaspettata, ma segue un percorso quasi naturale che passa attraverso le 5 fasi del dolore:
- Negazione
- Rabbia
- Contrattazione
- Depressione
- Accettazione
Queste 5 fasi del dolore in origine non sono state studiate appositamente per l’elaborazione del lutto da parte di chi perde un proprio caro, ma esattamente per la funzione contraria, cioè per aiutare le persone con malattie terminali ad accettare la loro situazione.
Infatti, le 5 fasi del lutto sono apparse per la prima volta nel libro “On Death and Dying” di Elisabeth Kübler-Ross, psichiatra svizzera con carriera negli Stai Uniti, dove la dott.ssa evidenzia appunto le tappe da affrontare prima della morte.
Poi, nel tempo, queste regole sono state adottate anche per aiutare chi, in effetti, questa perdita la subisce dopo, con l’elaborazione del lutto da interiorizzare.

Le 5 fasi dell’elaborazione del lutto
La negazione del lutto
Negare una perdita importante è un tentativo vano di convincere se stessi che questa perdita in realtà non sia mai avvenuta, che la persona cara non sia mai defunta.
A volte questa negazione si concentra non sul fatto che la morte non sia avvenuta, ma sulla supposizione che in realtà non ci importi molto e che più di tanto non ci tocchi.
Rabbia
Può accadere che chi perde una persona importante si arrabbi con lei per il fatto di non esserci più, o di arrabbiarsi con chiunque capiti a tiro e di provare questa rabbia perpetua.
Anche questo è un passo importante verso l’elaborazione del dolore e del lutto perché rappresenta una valvola di sfogo che ci aiuterà poi a proseguire con la nostra vita.
Contrattazione
In questa fase la mente fa dei tentativi per trovare una soluzione e per cercare delle risposte che spieghino e analizzino quello che è successo.
Bisogna cioè, in questa fase rendersi conto che la perdita è irreversibile ma che dobbiamo ricominciare a prenderci in mano la nostra vita.
Depressione
Accade, ed è normale che ci si senta tristi e si tende a piangere in più momenti della giornata, si perde appetito, si dorme poco e male, si cade un po’ in depressione.
Questo malessere è chiamato appunto depressione reattiva, cioè una reazione a un forte trauma vissuto.
Accettazione del dolore
In quest’ultima fase chi sta per superare un lutto capisce la realtà della perdita ed anche la sua importanza, ma se ne fa una ragione e si trova pronto a ricominciare a vivere.
L’ accettazione del lutto porta una specie di pace interiore spesso temporanea, nel senso che il ricordo di una persona cara torna comunque a galla soprattutto durante le feste e le ricorrenze, ma in ogni caso questo ricordo si trasforma da un forte dolore a una semplice rassegnazione.
E se non si riesce a superare il lutto?
A volte capita di “restare bloccati” in una di queste 5 fasi del lutto, soprattutto nella fase iniziale del dolore e della rabbia e ci sono persone che continuano a voler negare la perdita di una persona cara.
Di solito, quando succede, sarebbe il caso di provare a convincere questa persona a parlare con uno psicoterapeuta che gli consiglierà un percorso appropriato per elaborare il lutto perché, nel caso contrario, questo dolore può durare anche anni.
Nel caso quindi che il lutto non venga completamente elaborato e non ci si distacchi emotivamente e psicologicamente, c’è il forte rischio che subentri una fase di depressione, trasformando quindi la fase del dolore in patologia.

Elaborare un lutto, non solo per un defunto
Elaborare una perdita non significa necessariamente dover per forza di cose associare il concetto alla morte di una persona.
Ci sono infatti persone che provano forte dolore, tristezza e sintomi depressivi anche in altri casi, che per esempio:
- Perdita del lavoro
- Perdita della casa
- Diagnosi di malattie importanti
- Menomazione corporea
- Tradimenti, separazioni e divorzi
Queste situazioni potrebbero quindi portare a forti sentimenti con “sensazioni di perdita” e successive difficoltà emotive.
Elaborazione del lutto, quanto dura l’intero processo?
Ognuno di noi ha una sensibilità diversa, ognuno reagisce al dolore e alle emozioni con diverse azioni e diversa intensità, per cui arrivare alla fase finale di accettazione della perdita di una persona e del dolore che ne consegue è un processo del tutto personale.
C’è chi riesce a interiorizzare il dolore e tornare a una vita normale e chi invece cronicizza il dolore e fatica ad uscirne anche dopo diversi mesi o anni.
Un trauma non assorbito come un lutto, soprattutto nei bambini, può anche portare in età adulta di soffrire di necrofobia, cioè la paura della morte, in quanto l’ansia provocata dal lutto, se non gestita può far accrescere quei sentimenti di panico, ansia e paura verso la morte stessa.
Per questi motivi, quando questo processo di elaborazione resta incastrato in una delle 5 fasi del lutto, sarebbe utile contattare uno psicologo-psicoterapeuta che possa aiutare il paziente a sbloccarsi, ad uscire dal tunnel del dolore per accettare la perdita.
Bibliografia
- Galimberti U., Dizionario di psicologia, Utet, Torino,1992
- De Martino E.,Morte e pianto rituale, Boringhieri, Torino, 1958
- Freud S.,Totem e Tabù(1912-1913), in Opere, Boringhieri, Torino, vol VII, 1975.
- Freud S., Lutto e melanconia,(1915), in Opere,vol. VIII, 1976.
- Carotenuto A., Trattato di Psicologia Analitica, Utet, Torino, 1992