Attacchi di rabbia, aggressività, scatti d’ira, collera, ostilità sono tutte emozioni che vorremmo controllare perché confondono la mente.
Nessuno è esente da questi sentimenti e nessuno può evitarli del tutto, ma solo imparare come gestire gli attacchi di rabbia che derivano dalla frustrazione per non riuscire ad ottenere uno scopo che ci siamo prefissati.
Sappiamo che l’aggressività come la rabbia è connaturata nell’uomo ed è un comportamento che può essere accettato dalla società o nuocere sia psicologicamente che fisicamente.
Perché le emozioni diventano ostilità che si trasforma in attacchi di rabbia? Siamo schiavi di certi nostri comportamenti? Se c’è qualcosa o qualcuno che non ci piace, come reagiamo? Cosa non va nella nostra vita?
Prima di leggere l’articolo vi consiglio di guardare questo mio brevissimo video dove vi parlo di come gestire gli attacchi di rabbia:
Cosa sono e come riconoscere attacchi di rabbia e scatti d’ira
La rabbia è ritenuta un’emozione che viene vista come negativa perché l’autocontrollo viene interpretato come un pregio della personalità e, per di più, anche la religione annovera l’ira tra i sette peccati capitali.
Nessun essere vivente è dispensato dalla rabbia o dall’ira, e dalla psicologia apprendiamo che è una reazione tipica dovuta a uno stato di frustrazione perché non ottengo quello che vorrei.
Oltre a tutto questo aggiungiamo il fatto che quando subiamo la frustrazione, sentiamo altri sentimenti negativi come, ad esempio, qualcuno che ti fa del male con frasi o comportamenti ingiusti o anche semplicemente che ti supera nella fila del supermercato o in auto e che finiscono in scatti d’ira improvvisi.
Rendiamoci conto che la rabbia è un sentimento naturale che apparteneva ai nostri antenati e anche agli animali, ma se non è gestito nella maniera giusta può diventare disfunzionale e problematica, disturbando le nostre relazioni e la nostra vita.
Quindi dobbiamo riconoscere l’ineluttabilità del fatto che la rabbia sia un fenomeno connaturato e che è un’energia che possiamo trasformare in negativa con gli attacchi di rabbia e gli scatti d’ira.
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Distinzione tra attacchi di rabbia e nervosismo
Non possiamo affermare che ci sia una grande diversità tra gli attacchi di rabbia e il nervosismo, che è uno stato che può portare certe persone ad avere, in casi particolari, un attacco di rabbia.
Intendo dire che il nervosismo, essendo una condizione di irritabilità e tensione nervosa, può produrre in una persona una risposta eccessiva al suo stato con manifestazioni di rabbia.
Quante volte ci siamo chiesti perché abbiamo questa sensazione di nervosismo pensando: cosa mi sta accadendo? Cosa non va? Con sintomi come tensione muscolare, sbalzi di umore repentini, sudorazione e anche crisi di pianto.
Inoltre, chi soffre di nervosismo cerca di nasconderlo, specialmente nelle situazioni sociali, ma più cerchi di controllarti e più la rabbia aumenta, come se ci fosse un’ostruzione che non riusciamo a togliere.
Ecco, allora, che arrivano i sensi di colpa e l’ansia e, se non è una situazione passeggera, può portare a disturbi psicosomatici che si localizzano nello stomaco con un’ulcera, nella testa con cefalea pulsante o tachicardia e palpitazioni.
In questi casi bisogna rivolgersi ad uno psicoterapeuta che potrà analizzare tutta la sintomatologia e ci sarà di grande sollievo, consentendoci di “depositare” tutto il nostro nervosismo per imparare cosa fare per non stare più così male.
Quali sono le cause degli attacchi di rabbia
Le cause degli attacchi di rabbia sono diverse e variano da persona a persona comprendendo anche patologie come i disturbi di personalità, la depressione, abuso di sostanze o il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) che comporta alti livelli di aggressività e autolesionismo.
Sappiamo che arrabbiarsi è umano, ma fin da piccoli ci insegnano che esprimerla è un male, forse è perché abbiamo avuto genitori aggressivi che ci hanno fatto assistere a scene di furiose litigate o, invece, ci hanno talmente protetto da non riuscire ad imparare la gestione della frustrazione e della rabbia.
Se il bambino cresce con una percezione che è quella che l’ira, la violenza e la rabbia sono le strade per raggiungere gli obiettivi, farà così anche da adulto senza riuscire a gestire le frustrazioni.
Attacchi di rabbia improvvisi
Gli attacchi di rabbia improvvisi sono caratterizzati dal fatto di esprimere aggressività, collera o ostilità per episodi banali e con caratteristiche poco importanti ma che scatenano la rabbia esplosiva.
Anche dal punto di vista verbale si dicono cose molto pesanti rivolte alle persone per offendere e minare le relazioni e, anche fisicamente, ci possono essere aggressioni con lancio di oggetti o simili.
La rabbia viene innescata da un evento esterno che provoca in quella persona scatti d’ira furibondi mentre altre persone lo vivono in maniera indifferente perché la loro percezione ha canali diversi.
Ricordiamoci anche, che gli attacchi di rabbia incontrollata improvvisi e ripetuti denotano un malessere interiore che alcune persone hanno, forse dovuto ad una loro storia personale fatta di perdite, rifiuti e abbandoni.

Come imparare a gestire gli attacchi di rabbia
Gestire gli attacchi di rabbia significa ricercare la causa degli attacchi di rabbia osservandola bene senza identificarci con quella emozione ma con consapevolezza per tradurla in idee e soluzioni.
Accettiamoci per come siamo smettendo di dare colpe e di sentirci in colpa, senza rimuginare ma percepiamo la rabbia per poterla vivere più naturalmente, così se ne andrà più in fretta.
È un’emozione negativa? Si ma è anche un’energia naturale ed è il motore della nostra vita e può scaricarsi o intrappolarsi dentro te con danni pesanti.
Potresti avere sintomi come: bruciori di stomaco, mal di testa pulsante, tensione muscolare o eczemi, cioè disturbi psicosomatici che ci stanno avvertendo che stiamo entrando in conflitto con la nostra vera natura, con la nostra vera personalità.
Cosa posso fare quando sento questi attacchi di rabbia? Quali sono gli schemi e gli ambiti che mi fanno uscire di testa?
Spesso arriva dal passato: ricordo un paziente che dopo avermi raccontato tranquillamente un episodio che gli era capitato da bambino, gli ho chiesto se era arrabbiato e mi ha risposto subito di no. Nella seduta successiva mi ha comunicato che aveva ripensato a quello che gli avevo chiesto e che: “si, sono arrabbiato, molto arrabbiato e molto sorpreso di non essermene mai reso conto”.
Possiamo sfogare la rabbia con lo sport, con la scrittura, impegnandoci in qualcosa di artistico e creativo che può calmarci o decidere di farci aiutare imparando il Training Autogeno.
Scatti d’ira ricorrenti: cosa fare
Il disturbo esplosivo intermittente è caratterizzato da scatti d’ira ricorrenti non proporzionali alla causa che li scatena e la persona manifesta alti livelli di ansia.
Infatti ci sono persone che provano una frustrazione spropositata rispetto all’episodio che la scatena e anche la loro risposta è enorme e piena d’ira e aggressività, con un controllo degli impulsi assente, ma, controllare gli impulsi è fondamentale per vivere nel sociale.
Questi sono scatti d’ira violenti, come il Disturbo Esplosivo Intermittente (IED), nel DSM-5 viene classificato sotto la categoria Disturbi dirompenti del Controllo degli Impulsi e della Condotta e a questa categoria ne fanno parte la cleptomania, la piromania e la ludopatia.
Questi attacchi di rabbia improvvisi durano circa trenta minuti e sono impulsivi e non premeditati per, poi, lasciare la persona con sensazioni di senso di colpa, dispiacere e imbarazzo.
Pensiamo a quante difficoltà lavorative, sociali e di coppia vanno incontro queste persone, compromettendo il livello di qualità di vita loro e delle persone che gli stanno vicine.
Per questo dobbiamo pensare che se una persona ha frequenti attacchi di rabbia violenta, per motivi insignificanti, non è perché ha un brutto carattere ma è un problema che ha necessità di essere curato da uno specialista, anche attraverso la psicoterapia.
Attacchi di rabbia e depressione
Sappiamo che il disturbo bipolare è una patologia che porta ad avere un umore basso nella fase depressiva e elevato al massimo in quella maniacale.
I sintomi della fase depressiva sono costituiti da un umore alterato con una costante tristezza e la mancanza di stimoli e obiettivi, che, togliendo il senso della vita, possono portare al suicidio.
La fase maniacale o ipomaniacale ha un umore totalmente opposto ma ugualmente eccessivo, dove l’energia è al massimo con atteggiamenti impulsivi e che non valutano le conseguenze delle azioni.
Oltre a questo possono esserci manifestazioni di attacchi di rabbia, di irritabilità con episodi di aggressività e cambi d’umore e scatti d’ira.
La cura prevede un trattamento farmacologico molto ben equilibrato dallo specialista per stabilizzare l’umore, e un intervento di psicoterapia per aiutare il paziente a riconoscere i sintomi delle fasi e riuscire a contenere e gestire le sue emozioni.
L’attore Mel Gibson ha detto in una intervista: “Soffro di disturbo bipolare e devo costantemente tenermi sotto controllo medico. Mi vengono scatti di rabbia improvvisi e momenti di orrenda depressione, che sconfinano nella disperazione.
Stento a controllare i miei impulsi, in quei momenti. Ma sto lavorando su me stesso, grazie agli aiuti di bravi terapeuti e anche grazie al sostegno degli psicofarmaci.
Credo di avere coscienza dei miei problemi ma occorre anche un aiuto esterno, fosse solo dagli amici, o dalla famiglia”.
Per approfondire, leggi anche il mio articolo approfondito su Depressione: sintomi e cure
Curare gli scatti d’ira con psicoterapia e training autogeno
Gli scatti d’ira ci capitano quando ci arrabbiamo e viviamo questa forma di rabbia chiedendoci perché mi sento così? Sarà lo stress? Cosa non va? Perché ho tutti questi sensi di colpa?
Tutto questo ci porta ansia profonda e rabbia repressa che potrebbe finire in attacchi di panico e, quindi, c’è la necessità di sciogliere i nodi che imbrigliano questa energia in maniera sbagliata, poiché non va assolutamente ignorata.
È come se ci fosse una miccia sempre pronta ad accendersi per poi esplodere senza controllo creando un giro vizioso verso nuove situazioni di scatti d’ira.
Per questo il Training Autogeno, oltre ad essere una tecnica di rilassamento, potrebbe aiutare come soluzione terapeutica per chi vuole gestire gli attacchi di rabbia che è un’emozione che, a volte, non riusciamo a controllare e il T.A. può riportare equilibrio nella nostra psiche.
Naturalmente l’aiuto di uno psicoterapeuta potrebbe essere molto utile, sia per apprendere bene il Training Autogeno, sia per approfondire le cause che possono aver portato la persona a situazioni così alte di disagio e di stress.
“Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.”
BERTOLT BRECHT