Il termine “Gelosia” si apre a mille interpretazioni in psicologia, perché troviamo l’amore, il possesso e l’invidia, ed è antica come la storia dell’umanità.
“La gelosia è sempre esistita, come fosse nata con l’uomo. In origine era un sentimento forte, più intenso di quello odierno, e vissuto in modo nettamente diverso dai maschi e dalle femmine, una differenza che è durata per secoli e secoli”.
(Willy Pasini, “Gelosia”)
La gelosia non è dovuta a una mente debole o infantile, ma bisogna accettarla, riconoscerla, comprenderla, e non negarla o sottovalutarla, perché gelosia e amore sono sempre insieme.
Non è da confondersi però con gelosia ossessiva, gelosia morbosa o gelosia patologica, ben diverse da quella normale e dalla quale si distinguono perché caratterizzate da persone che spiano, pedinano, controllano, indagano, aggrediscono, rifiutano che il partner si muova liberamente e arrivano alla violenza psicologica, fisica e, in situazioni estreme, all’omicidio.
Il tema della Gelosia: una panoramica introduttiva
Introduciamo meglio l’argomento sulla gelosia con questo mio brevissimo video:
Cos’è e come nasce la gelosia
L’origine della gelosia secondo Freud
Freud distingue tre tipi di gelosia:
- Gelosia normale, è presente in tutte le persone e, se non evidente, è repressa.
- Gelosia nevrotica, troppo forte e immotivata.
- Gelosia ossessiva, gelosia patologica e gelosia delirante.
Nella teoria di Freud c’è il conflitto di gelosia dovuto al complesso di Edipo, cioè il triangolo sessuale costituito dalla madre, dal padre e dal bambino nelle prime fasi della sua sessualità.
Dal complesso di Edipo, nella prima infanzia, si forma quindi l’intensità e la forma di gelosia dell’adulto, dove desiderio, dolore, perdita, orgoglio ferito, odio, paura e senso di colpa, sono gli aspetti fondamentali.
Nella prima infanzia, il bambino crescendo cerca di rendersi indipendente allontanandosi dalla madre che, però, è sempre pronta ad accoglierlo nel momento in cui dimostra paura o insicurezza, e la gelosia nel bambino è naturale e legittima.
Quando il distacco è troppo brusco o non avviene perché la madre è troppo protettiva, si instaura una insicurezza che, da adulto, nella relazione con l’altro, può trasformarsi in una gelosia per paura di perderlo e restare solo.
Freud fa risalire il problema della gelosia degli adulti ai primi anni di vita del bambino e afferma che la gelosia, che si rivolge rabbiosamente contro il partner traditore, è più infantile perché c’è ancora un coinvolgimento del complesso di Edipo, mentre quella rivolta al rivale è perché ha risolto meglio la paura verso il padre.
Troviamo questo bisogno infantile dell’altro quando si pensa di essere tanto più innamorati quanto più c’è questo bisogno, e subentra il legame non risolto con il genitore che viene, poi, spostato sul primo amore che, così, viene idealizzato.
La gelosia è, quindi, un sentimento che affonda le sue radici nel passato e quando esplode, ad esempio quando scopriamo un tradimento, arriva violenta e inaspettata.
La gelosia dipende dal nostro volere tutto e subito come fanno i bambini con i giocattoli, e quando crescono viene spostata sulla persona amata che diventa l’oggetto del desiderio esclusivo e, di conseguenza, della nostra gelosia.
“La gelosia non deve essere negata ma educata, come ogni altro sentimento primitivo del bambino: invidia, possessività, egoismo. Potenziando l’autostima di chi è geloso, in modo che riesca a immaginare di poter vivere senza l’altro: magari triste, melanconico, ma non annientato”.
(Willy Pasini “Gelosia”)
L’origine della gelosia secondo la teoria evoluzionistica
La gelosia, nelle teorie evoluzioniste, nasce un milione di anni fa con il maschio preistorico che era geloso perché da solo combatteva, nutriva e difendeva solo i suoi figli, mentre la femmina, dal canto suo, aveva il timore di restare senza nutrimento se il maschio si rivolgeva ad altre femmine.
Ma cos’è la gelosia? E quanto è collegata alla sfera sessuale?
Varie ricerche, nel corso degli anni, hanno analizzato le reazioni maschili e femminili al tradimento e alla gelosia e sono arrivati alla conclusione che sia gli uomini che le donne sono più feriti e gelosi dal tradimento sessuale che da quello affettivo.
Willy Pasini ha proposto un test nel quale chiedeva se le persone preferissero che il partner facesse l’amore con un’altra persona pensando a loro (soluzione A), oppure che facesse l’amore con loro pensando a un’altra persona (soluzione B). Dai risultati ottenuti, la maggior parte delle donne ha scelto la soluzione A, la maggior parte degli uomini la B.
Ora la teoria evoluzionista sostiene che le reazioni alla gelosia sono diventate più uniformi e che sia uomini che donne si preoccupano sia di tradimenti di cuore che di sesso.
La gelosia è un sentimento molto potente che può portare, dopo un tradimento, alla separazione della coppia e provoca reazioni secondo la cultura sociale nella quale la coppia è inserita e può essere influenzata dalla sessualità di una determinata cultura.
Pensiamo a quello che succede in molte civiltà dove ci sono dei veri e propri accertamenti sulla verginità che deve mantenere una donna, alle pratiche terrificanti e barbare di mutilazioni genitali femminili.
L’uomo era geloso perché doveva adattarsi all’infedeltà della donna: pare infatti che il tradimento aumenti la fertilità femminile e, ancora oggi infatti, il 6% dei bambini risulterebbe illegittima.
Notiamo, però, che con l’avvento della pillola che permette la contraccezione, la gelosia continua a creare tormenti e infelicità come succedeva nei secoli passati.
Origini biologiche della gelosia
La gelosia, analizzata secondo i ricercatori che ne hanno studiato le provenienze biologiche, è causata da un’alterazione del sistema serotoninergico con un minore numero dei trasportatori della serotonina.
Questo tipo di ricerca ha concluso che la personalità del geloso è molto fragile, con ansia dovuta al non riuscire a stare soli e alla scarsa autostima, che sono i sintomi di disagi più ampi i quali meriterebbero di essere analizzati e curati in modo più approfondito attraverso la psicoterapia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è la Psicoterapia: Psicoanalisi e altre terapie”
La gelosia, nella vita delle persone, ha sempre avuto un ruolo importante e integrante: c’è infatti dalla prima infanzia ed anche durante la crescita, dove la gelosia cambia obiettivo ma rimane sempre con manifestazioni che variano secondo l’età e il contesto.
Resta il fatto che ci sono vari tipi di gelosia che variano dalla normalità, dai sintomi della gelosia ossessiva che controlla il partner pedinandolo o con il cellulare, gli sms o le e-mail, o ai sintomi della gelosia patologica e gelosia delirante, che nasce dalle fantasie e per la quale ogni spiegazione razionale è inutile perché ascolta solo il suo delirio.
Farmaci che curano certe forme di gelosia psicologica estremamente pesanti possono servire a modificare il livello di serotonina così da attenuare i sintomi più acuti, ma possono modificare anche il desiderio e la passione.
Psicologi della University of Missouri-Columbia hanno visto che, studiando il livello ormonale di studentesse che prendevano la pillola anticoncezionale, erano più gelose di altre e, quindi, secondo questi studi, l’alto tasso di estrogeni che erano contenuti nel farmaco condizionava il grado di gelosia.
Sono stati osservati anche gli scimpanzé bonobo, i cui cromosomi sono per il 98% uguali ai nostri, che mostravano indifferenza quando altri maschi montavano le loro femmine con le quali si erano appena accoppiati, vanificando l’ipotesi di un meccanismo genetico universale della gelosia.
Tipologie di gelosia
Come anticipato, esistono diversi tipi di gelosie all’interno della coppia: esistono, oltre a quella normale, altre negative, che possono portare alla crisi di coppia.
Gelosia “normale”
È normale essere gelosi? La risposta è sì: è perfettamente normale che, all’interno della coppia, ci sia un po’ di gelosia che agisca come collante. Tuttavia, è importante che si differenzi bene dalle tipologie sottostanti, dannose e distruttive per la coppia.
Gelosia patologica
La gelosia patologica è una forma di gelosia estremamente dolorosa e diventa un inferno sia per il geloso che per la sua vittima, la quale subisce il continuo sospetto, i pedinamenti, le domande ed i controlli.
Per la coppia, la gelosia patologica costituisce un grave pericolo perché può portare il geloso a forme estreme, con una gelosia morbosa e piena di rabbia a cui il partner può reagire con paura e con l’abbandono.
Gelosia ossessiva
La gelosia ossessiva ha dei sintomi che, secondo il DSM-4, soddisfano i criteri della diagnosi del disturbo delirante e del disturbo ossessivo compulsivo con comportamenti sospettosi e violenti.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disturbo ossessivo compulsivo (DOC): Cos’è e come combatterlo”
Per il partner la gelosia ossessiva comporta grandi difficoltà perché può portare a depressione e ansia dovute alle insistenti e ripetitive domande che vengono poste in continuazione.
La gelosia ossessiva viene chiamata “sindrome di Otello” quando una persona non ha nessun dubbio, a differenza della gelosia ossessiva classica, sull’infedeltà del partner e la coppia viene fortemente provata nella sua stabilità dagli atti di forte violenza che possono accadere.
Gelosia retroattiva
La gelosia retroattiva o “sindrome di Rebecca”, è la gelosia verso il passato del partner e le relazioni che ha avuto. La persona che sente questa gelosia la fa diventare un’ossessione, pensando che non sarà mai all’altezza delle altre relazioni.
La gelosia morbosa è l’insieme di tutte queste forme che portano a comportamenti estremi e distruttivi per la coppia.
In psicologia non è facile fare la distinzione tra la gelosia, che riguarda ciò che si ha e si ha paura di perdere, dall’invidia, cioè che si vorrebbe avere ciò che non si ha.
Le differenze tra la gelosia e l’invidia spesso sono poco chiare e sentire un’emozione o un’altra dipende dalla situazione nella quale la persona si trova. La gelosia può trasformarsi in invidia, e viceversa.
Gelosia: distruttiva o creativa
Il vocabolario Treccani dice che la gelosia è :” Stato emotivo di dubbio e di tormentosa ansia di chi, con o senza giustificato motivo, teme (o constata) che la persona amata gli sia insidiata da un rivale. È distinta dall’invidia in quanto quest’ultima è il sentimento di chi desidera cosa posseduta da un altro, senza che in questa rivalità sia coinvolta una terza persona”.
Sappiamo che derivando dal greco “zelos, cioè spirito di emulazione” potrebbe diventare, quando è patologica, una specie di competizione portata, però, spesso all’eccesso.
Gelosia un nemico o un alleato
Sicuramente la gelosia nell’ambito della coppia è quella più diffusa e di cui se ne parla di più, perché perdere l’oggetto del nostro amore che ci preferisce a qualcun altro, significa abbandonarci, tradirci o trascurarci e questo ci tiene sempre tesi come una corda di violino alla mercè dei nostri pensieri che diventano incubi ossessivi.
La qualità e la quantità di questo sentimento dipende, anche da quanta autostima abbiamo di noi stessi svelando insicurezze profonde e delle vere e proprie manie di possesso che rivelano angosce mai confessate e la dipendenza affettiva.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come aumentare l’autostima”
In effetti nessuno appartiene al cento per cento a nessuno, e dobbiamo accettare che il partner sia altro da noi con una sua personalità, esigenze e interessi, qualche volta, lontani da noi perché non è un rapporto simbiotico come quello che si crea tra la madre e il suo bambino.
Non è mai una prova d’amore
Spesso si confonde la gelosia come se dovesse essere una prova d’amore che dimostra quanto interesse c’è per l’altro con un eccesso di controllo per l’altro che produce solo sofferenza e voglia di fuggire.
Per questo dobbiamo renderci conto che:
- Chi è geloso nella maniera sbagliata e patologica non riesce a modificare i suoi comportamenti con la sola volontà ma deve cercare di capire, anche con un esperto, la ragione profonda dei suoi comportamenti.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Terapia di coppia, come risolvere i problemi”
- Spesso si arriva anche alla violenza fisica come, purtroppo, vediamo dalle cronache, anche a rapporto finito.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Maltrattamenti in famiglia: La violenza domestica, una piaga da curare”
Se la gelosia viene vissuta come un sentimento consapevole e naturale può diventare un’alleata della coppia rinsaldando e rendendo più profondo il legame tra i due
Gelosia nella coppia: cosa fare se il partner è geloso
La gelosia nella coppia fa parte dei sentimenti che accompagnano i due partner e, spesso, viene negata e crea imbarazzo e sensi di colpa, ma come diceva Jeanne Moreau, famosa attrice francese, la gelosia è un dolore “straordinario” dell’amore.
L’infedeltà non è più uno scenario prettamente maschile, ma ci sono sempre più donne che cercano il tradimento senza più tanti sensi di colpa o rimorsi lasciati alle nonne o alle madri, ma con il sentimento gelosia sempre presente.
La gelosia nella coppia potrebbe servire a riaccendere il desiderio: è una gelosia afrodisiaca.
La paura che ci sia qualcuno che mi sta portando via l’amato, scatena infatti seduzioni dimenticate negli anni e riaccende la libido e diventa una gelosia afrodisiaca usata strategicamente.
La gelosia, però, potrebbe anche diventare cattiva, ossessiva e possessiva quando il sospetto o la sofferenza della perdita diventano insopportabili.
La gelosia può diventare incontrollabile, delirante e non più passione ma disturbo psichiatrico.
Quando una donna si trova davanti a un tradimento che la porta a provare gelosia, dolore e disperazione reagisce con depressione, ansia, disturbi psicosomatici o alimentari, mentre un uomo può avere comportamenti distruttivi o autodistruttivi come leggiamo, purtroppo, spesso nelle cronache.
La mia intervista a Radio Cusano sulla gelosia
Come combattere e superare la gelosia
Combattere la gelosia significa specialmente conoscerla nelle sue svariate forme e accettare le conseguenze attraverso la certezza di un tradimento e non condizionate da fantasie o episodi del passato.
La gelosia aumenta con i sospetti, le paure, i pensieri ossessivi, l’ansia che rode dentro e le fantasie.
Come fare, dunque, per superare la gelosia?
Dopo che c’è stato un episodio che ha portato nella sua morsa, è necessario lasciare che passi del tempo per acquistare un minimo di razionalità per prendere delle decisioni che potrebbero diventare definitive e fondamentali per la coppia.
Pasini descrive tre passi dell’approccio cognitivo-comportamentale
- Primo passo: ammettere la propria gelosia, non vergognarsene.
- Secondo passo: confessare la propria gelosia, è liberatorio e è un messaggio per il partner che, se ama, può cambiare il comportamento che ci infastidisce.
- Terzo passo: riflettere sulla propria gelosia, cioè cercare di capire se è un tratto del vostro carattere o se è c’è qualcosa che non va nella coppia o che fa il partner per ingelosirvi.
Come curare la gelosia possessiva e psicologica
La gelosia può diventare possessività psicologica quando è eccessiva e si cerca di possedere il partner togliendogli libertà e fiducia.
Amare una persona significa considerarlo nella sua individualità e nella sua possibilità di essere indipendente anche se ci ama e lo amiamo, tenendo conto delle sue necessità e senza avere paura di perdere l’autonomia.
Essere in fusione, non significa amare, ma regredire a uno stadio di relazione madre-bambino, facendo diventare il rapporto irrimediabilmente distruttivo.
La gelosia patologica viene curata con farmaci e nell’ambito psichiatrico e, se è necessario, con l’appoggio di uno psicoterapia.
È necessario, in questi casi, lavorare per rafforzare l’autostima dell’individuo: le persone gelose sono infatti poco sicure di sé, ed attraverso un percorso di psicoterapia è possibile aumento la fiducia in se stessi.
Curare la gelosia con la Terapia di Coppia
La terapia di coppia può aiutare a superare le difficoltà dovute alla gelosia facendola esprimere e dando strategie su come aiutare la coppia a trasformare una cattiva gelosia in una gelosia afrodisiaca.
Il tuo parere sulla gelosia
Ti è mai capitato di provare gelosia, o di avere un partner particolarmente geloso? Cosa ne pensi di questa tematica? Se ti va, raccontamelo con un commento a fine pagina.
Bibliografia
- Pasini W.(2003). Gelosia, Milano, Mondadori.
- Pasini W,(2002). I nuovi comportamenti amorosi, Milano, Mondadori
- Galimberti U.(1992). Dizionario di psicologia, Torino, UTET
- Van Sommers P.(1991). La gelosia, Bari, Laterza
- D’Urso V.(1995). Imbarazzo, Vergogna e Altri Affanni, Milano, Raffaello Cortina
- Freud S.(1901). Frammento di un’analisi d’isteria, vol.IV Torino, Boringhieri
- Freud S.(1932). Introduzione alla psicoanalisi, vol.XI Torino, Boringhieri
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