In questo articolo tratteremo i temi seguenti:
Sento di persone che hanno rapporti sessuali una, due, tre volte per notte…realtà, romanzo o normalità?
Il mio compagno e io non siamo mai andati oltre rapporti sessuali di una sola volta per notte, anche perché, dopo, il mio uomo piomba in un sonno profondo.
Mariagrazia, L’Aquila
Non serve paragonare la propria vita intima a quella degli altri, facendo i conti sul numero di rapporti sessuali che si hanno per notte.
Trovarsi bene e l’appagamento con il nostro partner è la prova del nove che quel tipo di rapporto funziona anche senza esplosioni pirotecniche.
Prima di leggere l’articolo vi consiglio di ascoltare questa mia brevissima intervista su “Sesso: quante volte”:
Certo, possono capitare notti infuocate in cui si hanno più rapporti, ma direi che simili situazioni rappresentano più l’eccezione che la regola…
Cercare a tutti i costi la performance multipla in alcuni casi può essere anche la spia di un approccio un po’ compulsivo e poco equilibrato.
L’ansia da prestazione che troviamo nelle patologie sessuali è spesso la cartina tornasole di verifica che cercare il rapporto sessuale perfetto non rende.
Questo tipo di uomini e donne sono coloro che cercano sicurezze che non hanno con l’illusione che una sessualità compulsiva possa dare.
Insomma, direi di non farti troppi problemi: le sfumature di grigio, rosso e nero si trovano più facilmente sui libri che nella vita reale!
Quanti rapporti sessuali si possono avere in un giorno?
Fare all’amore migliora la qualità di vita?
Queste domande vengono spesso fatte a noi sessuologi perché i pazienti vogliono capire se rientrano nella “normalità” o no e c’è l’ossessione di uniformarsi a standard che non considerano il passare del tempo e dell’età della coppia.
Dobbiamo prendere la sessualità non come una gara o come mezzo per aumentare l’autostima ma come considerazione che il sesso è una necessità psicofisica naturale con tante positività che non dipendono dalla quantità ma dalla qualità del rapporto, anche se potremmo porci un’altra importante domanda che è: perché le ricerche ci dicono che oggi facciamo sempre meno sesso?
Certamente c’è un pensiero comune che è quello di affermare che con il tempo il sesso di coppia diminuisce e, in alcuni casi, si spegne ma tutto questo deve essere uno stimolo per ritrovare la libido con le armi della seduzione.

Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Seduzione, un piacere, un gioco o una necessità?“
Sembra sia fisiologico che dopo due /tre anni di convivenza, la coppia cominci una inesorabile discesa che la fa entrare in crisi perché prima o poi la passione si spegne, ma per farla rivivere c’è la necessità di impegno e tempo perché l’eros non è sparito ma coperto, come la brace dalla cenere, dalla routine quotidiana, dalle preoccupazioni, dai figli o dal lavoro e così il tempo da dedicare al sesso non c’è più.
Indubbiamente per la coppia è importante la ricerca dell’intimità persa negli spazi che vengono dedicati ad altre attività, mentre se per noi la relazione è importante, richiederà energie che non possono essere solo i rimasugli della giornata ma ha bisogno di uno spazio creativo per esprimere al partner desideri e fantasie.
Teniamo in considerazione che la chimica sessuale di una coppia non deve essere improntata a quanti rapporti riesco ad avere perché potrebbe essere una visione a due facce se mi baso, per portare avanti una relazione, sul giudizio iniziale che potrebbe essere anche positivo e mi porta a pensare che ho trovato la persona che fa per me, o negativo e rifiuto qualcuno che, invece, con il tempo potrebbe andare meglio perché c’è bisogno di tempo e comunicazione per capire.
Fare l’amore più spesso aiuta a mantenere la coppia?
Cosa dicono gli esperti di coppia su cosa serve per riuscire a mantenere la relazione per molto tempo? L’intesa sessuale e la frequenza dei rapporti è fondamentale?
Sentiamo dire che per tenere unita la coppia :”fate l’amore il più possibile”, ma non è solo così.
David Frederick, psicologo della Chapman University (Usa) che cinque anni fa ha pubblicato una ricerca condotta su un vasto campione di coppie “di lunga durata“, afferma: «Più di un terzo delle coppie che abbiamo studiato aveva mantenuto viva la passione, anche dopo un decennio o due di relazione, e la soddisfazione sessuale era più alta tra le persone che facevano sesso più frequentemente, praticavano più sesso orale, avevano orgasmi più soddisfacenti, attuavano una varietà di atti sessuali, si prendevano il tempo per creare uno stato d’animo favorevole al sesso e avevano una comunicazione sessuale efficace».
Tra le relazioni di coppia tradizionali e quelle aperte c’è differenza? Sembra che non esista ed è a confermarlo uno studio dell’Università di Guelph, in Canada, che ha studiato i membri di coppie in cui ognuno dei partner è libero di avere altre avventure sessuali e ha scoperto che il loro livello di soddisfazione sentimentale e sessuale era più o meno lo stesso delle coppie che non si erano mai tradite.
In uno studio tedesco condotto su 2.814 coppie, la soddisfazione sessuale è stata misurata in coppie giovani e di mezza età, e si è visto che, normalmente, cresce durante il primo anno di matrimonio o di convivenza, per poi scendere un po’ negli anni successivi in modo costante e ciò non dipendeva dalla frequenza nei rapporti, cioè il sesso risultava meno gratificante con il tempo anche se lo si faceva spesso.
«Ciò accade perché il sesso è un linguaggio», dice Emmanuele Jannini, sessuologo e docente all’Università dell’Aquila: «Noi studiosi diciamo che una coppia che non lo pratica è come se fosse muta e sorda, ma ciò non toglie che due partner possano stare bene insieme anche senza quel canale di comunicazione. È vero che molte coppie “scoppiano” perché non c’è più intesa sessuale, ma vuol dire che non sono riuscite a trovare altri modi per comunicare. Non mi stupisce che le ricerche in questo campo diano risultati contrastanti».
Durante e dopo un rapporto sessuale, il cervello è pieno di un vero e proprio cocktail di “droghe naturali”: ossitocina che dà fiducia, testosterone che dà eccitazione e dopamina che alimenta il desiderio, ma l’effetto svanisce in pochi giorni, al massimo nel giro di una settimana, e si ha di nuovo voglia di fare l’amore e il livello di testosterone si mantiene più alto e, a sua volta genera più desiderio, se i rapporti sono ravvicinati.
Gli studi dello psicologo Usa John Gottman sulla stabilità delle coppie, hanno dimostrato che a tenere insieme le persone è la qualità del dialogo e l’abilità, parlandosi, di non sminuire mai l’altro, anche nei momenti in cui si litiga.
È patologica una coppia che non ha più intimità, non quella che non fa sesso e, in effetti, ciò che è fondamentale per la coppia è la vicinanza data dall’intimità, non l’atto sessuale in sé».
Il sesso è importante se avvicina intimamente due persone, ma non è l’unico modo in cui questo avvicinamento possa avvenire e l’amore possiamo descriverlo con tre caratteristiche che non devono mai mancare e che in un rapporto ideale devono restare equilibrate: l’intimità (la sensazione di essere legati nel profondo), l’impegno che porta a costruire una relazione che duri e la passione, ovvero il desiderio sessuale.
Cosa provoca non avere rapporti sessuali
Indubbiamente i sentimenti, e specialmente l’amore in una coppia, qualche volta non hanno niente a che vedere con la frequenza dei rapporti sessuali e con la possibilità che la libido diminuisca a causa di problemi psicologici o per periodi particolarmente stressanti dove non ci si deve sentire obbligati a fare sesso ma cercare insieme di scoprire la ragione, magari facendosi aiutare da qualche incontro con esperti di coppia e sessuologi.
L’attività sessuale è importante per il corpo, la mente, per il nostro umore e per il nostro cuore e se non lo facciamo per lungo tempo andiamo incontro a un invecchiamento muscolare, cutaneo e cerebrale perché ha il potere di stimolare i neuroni che regolano la memoria a lungo termine e l’orientamento spazio-temporale.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Malattie psicosomatiche e psicosomatica: cosa sono e tipologie”
Noi italiani siamo percepiti come popolo sensuale e pieno di passione in confronto con il resto del mondo e da un’indagine risulta che abbiamo circa due rapporti settimanali dove gli uomini possono fare sesso più volte al giorno, secondo l’età, mentre le donne non avrebbero limiti ma si adeguano a “voglie”, gusti e tendenze.
In effetti ogni età ha delle necessità e desideri diversi in fatto di sessualità e se i ragazzi di 20 potrebbero avere rapporti varie volte, quando vengono superati i 30 anni diminuiscono un po’ ma a tutt’oggi, forse anche con qualche aiutino, la frequenza dei 50, 60 e over è molto attiva specialmente quando la coppia riesce a “trasformarsi dai canoni iniziali”, accettando i cambiamenti e trasformando il rapporto sessuale, l’attrazione e il desiderio.

Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disturbi del desiderio e calo del desiderio sessuale, cause e rimedi”
Secondo la Società Italiana di Andrologia (SIA) tra gli anni che vanno dai 40 ai 50 i rapporti sessuali sono nella media di 1.3 alla settimana e tra 0 e 1 nella decade tra i 60 e i 70 anni e i motivi per cui la frequenza diminuisce sono principalmente che le coppie che stanno insieme da tempo si stancano della routine e che l’uomo ha con l’età un periodo refrattario più lungo (periodo fisiologico di tempo che interviene dopo l’orgasmo maschile).
Sessualità e menopausa
Per la donna la menopausa diventa uno dei fattori di cambiamento della vita sessuale per le problematiche di secchezza vaginale dovuta agli estrogeni che diminuiscono, alle vampate di calore e agli sbalzi d’umore con una diminuzione della libido ed è proprio in questi momenti che la coppia deve rinnovarsi e cercare nuove strade perché la sessualità non è solo penetrazione ma è di più, è contatto fisico, tenerezza e intimità.

Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Sesso e anziani, perché è ancora tabù”
Per alcune donne fare sesso in menopausa è vergogna e tabù mentre è l’approccio che deve cambiare, ma come?
- Ritrovando il corpo con una giusta dieta equilibrata e con un’attività fisica che potrebbe coinvolgere tutti e due i membri della coppia.
- Bisogna ricostruire con impegno e entusiasmo il rapporto ritrovando piccoli piaceri e affettuosità dimenticate come, ad esempio il bacio profondo.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cosa significa 1 Bacio ?”
- Il letto deve diventare una campo di gioco dove lo scherzo, l’ironia e la sdrammatizzazione da parte di tutti e due, diventano l’obiettivo per una partita vincente e….erotica.
- Più facciamo all’amore e più ci viene voglia di farlo divertendoci con massaggi, bagni insieme, parlando di quello che piace di più e tutto fatto con quella calma e lentezza che in età giovanile, non era la priorità mentre ora diventa una positività che esclude l’ansia, la sensazione peggiore per il sesso.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è l’ansia e come combatterla“
E se non c’è un partner? Ecco l’utilità della masturbazione in menopausa.
Anche con l’autoerotismo la dopamina e l’ossitocina vengono prodotte e si ottengono le stesse sensazioni di felicità e appagamento e le fantasie possono aumentare proprio per il fatto di essere sole e ci potrebbe essere anche una conoscenza maggiore del proprio corpo aumentando il benessere e scoprendo nuove frontiere del piacere.
L’orgasmo scarica le tensioni e allevia lo stress e dopo la masturbazione, specialmente vivendola con piacere e serenità, una donna si sentirà stanca e rilassata riuscendo ad avere un sonno migliore e, se siete in coppia può alimentare il desiderio diventando un piacevole gioco erotico.

Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “11 Tipi di orgasmo femminile“
Sapete che c’è un disturbo particolare chiamato sexsomnia o sonnambulismo sessuale?
Il sonnambulismo sessuale è un disturbo del sonno definito dal DSM5, il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, come parasonnia con episodi che si verificano quando una persona è nella fase di sonno profondo (fase non REM) e vengono messi in atto comportamenti sessuali senza consapevolezza o intenzione, restando per lo più nel sonno.
Altra caratteristica del sonnambulismo sessuale è che la persona coinvolta in questo fenomeno non ha mai un ricordo dell’episodio successo durante il sonno, circa a metà della notte, e che sono le altre persone che possono accorgersene e riferirglielo.
In effetti non sono state identificate le cause precise della sexsomnia ma sembra che alcuni fattori possano contribuire come: consumo eccessivo di bevande alcoliche, farmaci sedativi, forte stress psicologico, mancanza di sonno con ripetuti risvegli o ansia accentuata.
Pur non avendo nulla a che fare con i sogni erotici, il sonnambulismo sessuale si presenta diverso da caso a caso e ci possono essere varie manifestazioni come: parlare nel sonno con espressioni erotiche, gemiti, spinte pelviche o masturbazioni o tentativi di accarezzare la persona nel letto con noi.
Naturalmente questo tipo di comportamento può portare la persona a sentirsi in imbarazzo e con senso di colpa e depressione per gli episodi espliciti di sessualità per cui è necessario cercare una soluzione che porti ad un miglioramento della qualità di vita.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Qualità di vita”
Quali rimedi?
Per aiutare e prevenire gli episodi di sonnambulismo sessuale può essere di aiuto l’adozione di tecniche di rilassamento come il Training autogeno e la psicoterapia per aiutare il paziente a gestire l’ansia e lo stress, per migliorare la qualità del sonno e con il consiglio dello psichiatra, l’assunzione, se necessari, di farmaci come le benzodiazepine e gli antidepressivi.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è il Training Autogeno e come funziona”
Sonno e sessualità
Sappiamo quanto è importante il sonno per la nostra salute psicofisica e, pertanto, influisce anche sulla sessualità in diversi modi essendo anche collegato a diversi stati d’animo della nostra vita e anche solo a come passiamo la giornata.
Sembra che, da alcune ricerche, il dormire di più aumenti il desiderio e l’eccitamento sessuale e nelle donne, la privazione del sonno porti a secchezza vaginale e a una maggiore difficoltà a raggiungere l’orgasmo e nell’uomo ad essere più a rischio di deficit erettivo e eiaculazione precoce.

Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disfunzione erettile: cause e rimedi all’impotenza maschile”
Di conseguenza notiamo come i disturbi del sonno, anche i più comuni, portino a sonnolenza durante il giorno e a stanchezza che non aiuta certamente nella sessualità e nel desiderio sessuale, mentre avere un buon rapporto sessuale conduce anche ad addormentarsi prima e meglio per le sensazioni piacevoli e rilassanti che la produzione di ossitocina e prolattina rilasciano mentre, dopo l’orgasmo, diminuisce il cortisolo, ormone che dà eccitazione e allerta ed è correlato allo stress.
Da tutto questo possiamo capire che sesso e sonno sono corresponsabili del nostro dormire bene che, a sua volta, ci fa vivere meglio e avere una buona qualità di vita.
Sonno e sogni: sogni erotici?
Indubbiamente il sonno cambia notevolmente nella nostra vita e tende a variare con l’età e ogni notte, anche se non li ricordiamo, passiamo due ore a sognare durante la fase REM ( Rapid Eye Movement ) del sonno con sogni strani e senza un’apparente logica ma molto elaborati e intensi e circa l’85% degli uomini e il 75% delle donne hanno fatto almeno una volta sogni erotici.
I sogni erotici fanno parte di quelle esperienze oniriche molto soggettive che possono essere dovuti a desideri, fantasie, esperienze della vita da svegli che il sognatore vorrebbe avere, ma teniamo presente che il sogno non sempre è lo specchio di quello che sembra dimostrare ma ha spesso un significato nascosto che potrebbe anche non riguardare il sesso.
Freud nel 1899 con uno dei suoi libri più importanti “L’interpretazione dei sogni”, scrisse che rappresentano l’appagamento di un desiderio e quelli di natura sessuale vengono fatti proprio perché le norme sociali impediscono all’uomo di esprimere i suoi desideri sessuali.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Interpretazione dei sogni”
Sesso quante volte?
Sicuramente fare sesso fa bene ma sappiamo che coppie che stanno insieme da molto tempo, il 15% non lo fa per varie cause che sono: provare aggressività verso il partner, avere spesso dei rifiuti dopo un approccio sessuale, avere un partner sempre di malumore e arrabbiato o la mancanza di comunicazione.
E’ importante nella coppia avere complicità, intimità e comunicazione che vengono mantenute anche con una buona sessualità senza pressioni o obblighi ma capendo che fare all’amore almeno una volta alla settimana aiuta anche nel tempo a superare le difficoltà e a sentire che l’altro mi vuole e mi desidera fa aumentare l’autostima.

Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come aumentare l’autostima“
Il ruolo del sesso nelle relazioni d’amore è un argomento controverso
Gli esperti di coppia si dividono discutendo di intesa sessuale e frequenza dei rapporti. Ma non solo.
Se volete tenere unita la vostra coppia, fate l’amore il più possibile, ma è proprio così?
David Frederick, psicologo della Chapman University (Usa) che cinque anni fa ha pubblicato una ricerca condotta su un vasto campione di coppie “di lunga durata”, afferma: «Più di un terzo delle coppie che abbiamo studiato aveva mantenuto viva la passione, anche dopo un decennio o due di relazione, e la soddisfazione sessuale era più alta tra le persone che facevano sesso più frequentemente, praticavano più sesso orale, avevano orgasmi più soddisfacenti, attuavano una varietà di atti sessuali, si prendevano il tempo per creare uno stato d’animo favorevole al sesso e avevano una comunicazione sessuale efficace».
Altro dubbio è se tre le relazioni di coppia tradizionali e quelle aperte c’è differenza e sembra che non esista ed è a confermarlo uno studio dell’Università di Guelph, in Canada, che ha preso in esame i membri di coppie in cui ognuno dei partner è libero di avere altre avventure sessuali e ha scoperto che il loro livello di soddisfazione sentimentale e sessuale era più o meno lo stesso delle coppie che si erano giurate fedeltà.
In un vasto studio tedesco condotto su 2.814 coppie, la soddisfazione sessuale è stata misurata in coppie giovani e di mezza età, rilevando che normalmente cresce durante il primo anno di matrimonio o di convivenza, per poi scendere un po’ negli anni successivi in modo costante e ciò non dipendeva dalla frequenza nei rapporti, cioè il sesso risultava meno gratificante con il tempo anche se lo si faceva spesso.
«Ciò accade perché il sesso è un linguaggio», spiega Emmanuele Jannini, sessuologo e docente all’Università dell’Aquila: «Noi studiosi diciamo che una coppia che non lo pratica è come se fosse muta e sorda, ma ciò non toglie che due partner possano stare bene insieme anche senza quel canale di comunicazione. È vero che molte coppie “scoppiano” perché non c’è più intesa sessuale, ma vuol dire che non sono riuscite a trovare altri modi per comunicare. Non mi stupisce che le ricerche in questo campo diano risultati contrastanti». L’importanza della sessualità per l’armonia in un rapporto potrebbe dunque essere relativa.
Durante e dopo un rapporto sessuale, il cervello è preda di un vero e proprio cocktail di “droghe naturali”: ossitocina che dà fiducia, testosterone che dà eccitazione e dopamina che alimenta il desiderio, ma l’effetto svanisce in pochi giorni, al massimo nel giro di una settimana, e si ha di nuovo voglia di fare l’amore e il livello di testosterone si mantiene più alto e, a sua volta genera più desiderio, se i rapporti sono ravvicinati.
Gli studi del celebre psicologo Usa John Gottman sulla stabilità delle coppie, per esempio, hanno dimostrato che a tenere insieme le persone è la qualità del dialogo e l’abilità, parlandosi, di non sminuire mai l’altro, anche nei momenti di litigio e questo porta a star bene e a lungo.
È patologica una coppia che non ha più intimità, non quella che non fa sesso (e del resto si può benissimo fare sesso senza che ci sia intimità). In effetti, ciò che è fondamentale per la coppia è la vicinanza data dall’intimità, non l’atto sessuale in sé».
Riassumendo, il sesso è importante se avvicina intimamente due persone, ma non è l’unico modo in cui questo avvicinamento possa avvenire.
L’amore può essere descritto come somma di tre caratteristiche che non devono mai mancare e che in un rapporto ideale devono restare equilibrate: l’intimità (la sensazione di essere legati nel profondo), l’impegno che porta a costruire una relazione che duri e la passione, ovvero il desiderio sessuale.
Bibliografia
U. Galimberti, Dizionario di Psicologia, UTET 1995
W. Pasini, La riscoperta dell’intimità, Mondadori 2009
S. Freud, L’interpretazione dei sogni, 1899 Opere Boringhieri 1966
C.G.Jung, L’analisi dei sogni, Boringhieri 2011
Foto
Foto di Ylanite Koppens da Pexels
Foto di Alexander Krivitskiy da Pexels
Foto di Karolina Grabowska da Pexels
Foto di KoolShooters da Pexels
Foto di KoolShooters da Pexels