L’avarizia è l’attaccamento patologico al denaro messo da parte solo per la felicità dell’accumulo, ma non si riferisce solo ai soldi.
L’avarizia è una prerogativa totalizzante, che, pensiamo, possa inserirsi anche in ogni altra declinazione dell’esistenza.
L’avaro, come ci insegna Molière, è un individuo che, per definizione, trattiene tutto e non dà nulla e, questo, anche in riferimento ai sentimenti.
L’avarizia porta anche verso l’invidia. Vorresti avere tutto e tutto per te e c’è un rodersi dentro al pensiero di quello che possono avere gli altri.
Ecco l’invidia negativa che fa pensare a “cosa posso fare per togliergli quello che ha e prendermelo?”.
Non importa se non ne ha bisogno o se è una cosa che non gli serve ma è importante portarlo via all’altro, quella è la sua soddisfazione.
In questo video ti spiego la mia opinione sull’avarizia, ti consiglio di guardarlo!
Come sono gli avari?
L’avarizia porta a non essere mai contenti.
Sono individui sospettosi che soffrano di disturbi psicosomatici e sessuali perché tengono tutto dentro e hanno continui rimuginamenti.
Sono persone particolarmente ordinate, parsimoniose e ostinate, con caratteristiche che Freud definisce fermi alla fase ”anale”.
E’ difficile avere un rapporto sincero e duraturo con loro che sono dominanti, solitari e pieni di paure e ansie.
Tendono anche a ricercare partner sottomesse, psicologicamente fragili, che possano essere gestite e dominate attraverso l’aggressività.
Soprattutto che non abbiano abbastanza forza per esigere e non reagiscono perché si sentono sempre in colpa.
L’avarizia del compagno ( sono specialmente uomini) è anche nei sentimenti verso lei proiettandole tutte le mancanze che ha lui.
Utilizzano tutto e tutti anche se questo li può danneggiare perché sono sempre convinti di essere nel giusto e non si fidano di nessuno.
La cosa migliore per cambiare sarebbe una psicoterapia che, però, rifiutano convinti che il terapeuta potrebbe danneggiarli e portargli via “la loro roba”.