U. Galimberti nel suo dizionario di psicologia, descrive la delusione come “reazione affettiva conseguente alla mancata realizzazione di una speranza o di un’attesa. Per indicare questo stato, in ambito psicoanalitico, si preferisce il termine frustrazione”.
Il dizionario italiano scrive che la delusione è: ”uno stato d’animo di tristezza provocato dalla constatazione che le aspettative, le speranze coltivate non hanno riscontro nella realtà”.
In effetti è come se vivessimo chiusi in una gabbia che ci costruiamo per le continue aspettative perché dopo aver sperimentato disillusioni e delusioni, diventiamo paurosi e diffidenti chiudendoci in noi stessi e vivendo di rimpianti anche perché le delusioni più brucianti provengono da persone a noi vicine e importanti al nostro cuore.
Chi non ha mai sperimentato nella vita delle delusioni? Tutti sanno cosa significa provare “delusione” e le più gravose potrebbero anche influire pesantemente nel carattere di una persona influenzandolo e modificandolo nella maniera di come affrontare la vita, per cui la delusione deve essere affrontata e superata, anche se può non essere facile ne fatto in breve tempo.
Gli inglesi la definiscono “disappointment” (mancato appuntamento) e noi la chiamiamo delusione dal latino “de+ludere” cioè “prendersi gioco” dove in latino “ludus” vuol dire gioco, scherzo ma anche inganno.
Ed è proprio la sensazione che si sente quando qualcosa non va come si immaginava dovesse andare e ecco, arriva la delusione dove ci si sente presi in giro in un insieme di emozioni di rabbia, delusione e tristezza, dove ti senti deluso e amareggiato perché pensi che non c’è più speranza di poter cambiare le cose e questo mette anche in confusione e difficoltà.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sulla “insicurezza”
Emozioni e delusioni
Le delusioni fanno parte delle nostre emozioni e ognuno di noi le affronterà con percorsi diversi in quanto la percezione che si avrà sarà più o meno pesante e bruciante a seconda delle aspettative che abbiamo in relazione alla persona o all’evento che hanno portato alla delusione.
C’è una specie di sensazione di tradimento che diventa molto forte a seconda di quello che viviamo nella delusione che ci sta accadendo, faticando a recuperare la tranquillità e la sicurezza di prima (forse era apparente?) e reagendo anche in malo modo verso gli altri con un atteggiamento rigido, categorico e sfiduciato.
In effetti queste emozioni sono naturali e non devono portarci a chiuderci o diventare definitive nel tempo ma dobbiamo renderci conto che, dopo i tempi di elaborazione della delusione come lutto, possiamo superarla anche cercando qualcuno, che potrebbe essere un terapeuta, per poter capire meglio come riacquistare la nostra autostima.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “psicologia e psicoterapia a padova”
Dobbiamo interpretare e esorcizzare la delusione come un cambiamento che può portare a capire la rilevanza di certe situazioni e il dialogo con se stessi verso una guarigione che ridimensionerà e toglierà l’importanza che gli era stata data e che in effetti non aveva, ed ecco che la delusione può diventare “maestra di vita”.
Trasformare una delusione in energia vitale è possibile? Certamente si se ci facciamo forza e guardiamo oltre o altrove verso strade nuove senza spaventarci ma stimolati dalle novità e da quello che potrebbe uscirne come nuova creazione e artefici della propria vita.
Frustrazione o delusione
Sappiamo che la frustrazione, essendo una situazione esterna o interna che non fa raggiungere lo scopo per ottenere un soddisfacimento, era ritenuta da S.Freud necessaria allo sviluppo dell’Io e per il suo adattamento alla realtà, ma poteva diventare dannosa quando era troppo forte innescando meccanismi aggressivi o regressivi.
Nel trattamento di terapia psicoanalitica, la frustrazione del paziente, che non trova soddisfazione nell’atteggiamento frustrante dell’analista, è ritenuto più terapeutico di quello gratificante.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sul “psicoanalisi padova”
Delusione d’amore
Naturalmente la più dolorosa, frustrante e peggiore delusione è sicuramente quella d’amore. Chi non l’ha mai provata?
Quando ti accorgi che tutto quello che hai costruito intorno a una persona è molto diverso dalla realtà e che stai interagendo con qualcuno che si rivela altro da ciò che pensavi, allora piombi in un vero e proprio lutto con dolore e sofferenza.
Perché la delusione è un dolore? Per dare risposta al quesito dobbiamo cercare di differenziare quelli che viviamo dentro noi come bisogni e quelli che invece viviamo come desideri e che si riferiscono al modo in cui gestiamo le aspettative che possono essere distruttive o creative.
Quando si è alla ricerca, di solito inconscia, di colmare dei vuoti affettivi che vengono trascinati dall’infanzia compensandoli con un “bisogno” urgente e primario, ecco che può arrivare facilmente la delusione, mentre con una conoscenza matura di sé e della realtà il bisogno può svilupparsi in desiderio dove non c’è l’urgenza, ma la scelta consapevole.
Ecco che se la realtà la si vive con prospettive troppo grandi, irremovibili e a senso unico verso proprie esigenze che non si vogliono mai cambiare, come le persone che hanno tratti psicologici infantili e adolescenziali, preda di vittimismi, pseudo sensibilità e scontrosità che servono solo a colmare i propri “bisogni”, allora arrivano le delusioni perché la vita è fatta di continue variabili e l’amore ancora di più.
“Non ti amo più” o “Non mi ami più?”, in effetti c’è sempre la delusione in una storia che finisce e si scopre che la separazione fa soffrire molto e che c’è delusione e frustrazione e senso di fallimento e ne soffre l’autostima e la nostra identità e siamo pieni di dolore, rabbia e rancore.
Forse, però, si comincia a vivere un’esperienza fondamentale che è quella di ritrovare noi stessi, fare i conti con quello che ci è successo e cercare nuove strade verso la serenità e nuove possibilità che non sono il “chiodo scaccia chiodo” ma restare in silenzio e cercare di comprendere la sofferenza che abbiamo dentro lasciandola scivolare fuori in maniera da fare posto a una nuova esistenza: la nostra.
Delusione sentimentale, delusione a letto, delusione per i figli, delusione al lavoro
Come vediamo ci sono tanti tipi di delusioni che spesso vengono vissute come fallimenti, con sensazioni di colpa e di essere impotenti di fronte a queste sconfitte e senza energie per superarle.
Sicuramente come abbiamo visto, la delusione d’amore che implica la fine di una relazione può diventare talmente dolorosa con il suo carico di apatia, tristezza continua, mancanza di obiettivi e, specialmente, la solitudine e il vuoto, da diventare una depressione per amore che si cerca di mandare via velocemente perché fa stare male.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “come dimenticare un’amore”
Come superare una delusione amorosa? Bisogna cercare di analizzare come mai il dolore è così forte perchè non per tutti ha lo stesso impatto e la delusione diventa più o meno cocente a seconda di come la persona sa affrontare questa difficoltà, quanta sicurezza e autostima ha verso di sé e specialmente quanto ha investito su quella relazione.
In effetti bisogna rendersi conto che quando si parla d’amore e di innamoramento non si può pretendere di mettere la nostra felicità tutta su un’altra persona come se fossimo tornati bambini: non si può idealizzare così perché diventa pericoloso e negativo. L’amore adolescenziale deve fare posto ad amori maturi, senza farfalle nello stomaco ma complici e rispettosi dell’altro.
La delusione per la coppia potrebbe anche essere quel momento di approfondimento e riflessione che aiuta a capire se vale la pena continuare o se è meglio rompere il rapporto perché è finito e che è proprio quello che facciamo spesso nelle terapie di coppia; cioè verificare e conoscere le aspettative perché i sentimenti d’amore sono difficili da gestire.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo “su terapia di coppia”
Naturalmente quando arrivano queste difficoltà nella coppia, tutto funziona male compresa la sessualità e, di conseguenza, ci saranno anche delusioni a letto e se, invece, dovesse esserci ugualmente un rapporto sessuale che resiste alle tempeste, sicuramente non può essere sufficiente al benessere della coppia.
Delusione per i figli
Rabbia e delusione si ritrovano spesso quando un genitore scopre che il figlio non coincide con l’idea che fino a quel momento credeva di essersi fatto di lui e così ecco ricevere una delusione che può essere particolarmente frustrante quando i comportamenti del figlio, specialmente in adolescenza, producono preoccupazione come l’uso di sostanze stupefacenti o brutti voti a scuola.
Cosa fare? Le punizioni o premi che si davano da bambino non possono servire più, ora bisogna aiutare i figli a diventare autonomi e responsabili e a rafforzare l’autostima e la piccola o grande delusione potrebbe essere una buona spinta al confronto con il proprio figlio per capire cosa non funziona e cosa è possibile fare.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “come dare autostima ai figli”
Tuttavia non c’è solo nel genitore la delusione ma anche nel figlio che sicuramente soffre di non essere all’altezza di quello che desiderano i genitori per lui e così è meglio cercare di osservare per poter intervenire al momento giusto lasciando lo spazio al figlio di esprimere i suoi dubbi, i suoi problemi e i suoi desideri.
E quando i genitori deludono i figli? La delusione è altrettanto cocente perché ci sono ferite e mancanze che accompagnano i figli fino all’età adulta come la mancanza di rispetto o di aiuto e supporto o di protezioni e affetti non dimostrati oppure al contrario una pesante iperprotettività dovuta a un affetto eccessivo che porta i figli a faticare per raggiungere la maturità e l’indipendenza.
Delusione al lavoro e come superarla?
Altro campo dove sicuramente tutti hanno provato una delusione è il lavoro: c’è chi non è stato riconosciuto per l’impegno messo o per non aver superato colloqui per un posto tanto agognato o per non aver avuto una promozione che tanto sperava?
Indubbiamente al giorno d’oggi il lavoro è diventato una condizione che frequentemente potrebbe dare dei problemi che possono trasformarsi in malattie psicosomatiche con danni psicofisici invalidanti dove la tristezza, la frustrazione e la paura possono prendere il sopravvento e far sentire l’individuo deluso o amareggiato e, di conseguenza la domanda più importante è: “delusione come superarla?”.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “disturbi psicosomatici”
Sicuramente chiudersi in se stessi crogiolandosi nel dolore e nell’ansia non portano a niente e quindi è necessario mantenere la calma e la lucidità per poter trovare tutte le strategie per reagire e mai pensare di non essere all’altezza di poter trovare una soluzione.
Credo che in questi momenti potrebbe aiutare molto essere a conoscenza di una tecnica che è il Training Autogeno per riuscire ad entrare in uno stato psicofisico di calma e rilassamento che sicuramente può portare a soluzioni che non si pensavano.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “training autogeno come funziona”
Bisogna pensare che una delusione può trasformarsi in una nuova occasione per diventare più produttivi e magari capire anche che è possibile un cambiamento che porti a nuove scoperte e a soddisfazioni migliori di quello che c’era prima.
Se la delusione è molto forte e profonda non ci si deve vergognare a decidere di andare ad esporre il dolore parlando con uno psicoterapeuta che aiuterà a gestire meglio le dinamiche delle situazioni pesanti che si hanno e migliorare il contesto apportando anche autostima e consapevolezza di sé.
Delusione come superarla
Come è possibile e come possiamo fare per superare l’insuccesso dovuto a delusione e dolore, rabbia e delusione?
Anche se si sa che nella vita è inevitabile subire frustrazioni dovute a delusioni e aspettative che si erano programmate, sicuramente non è facile perché arrivano come un terremoto all’autostima per cui è necessario attuare dei meccanismi che riescano a ricomporre la stabilità di prima e forse anche di più.
Intanto non bisogna restare bloccati dalla delusione e dal pensiero continuo di quello che è accaduto e dallo sconforto che fa apparire tutto come se ormai non ci fosse più niente da fare domandando: ”Cosa posso fare per stare meglio?”.
Parola d’ordine: REAGIRE
- Posso tirare fuori i sentimenti di rabbia e delusione anche dando voce a questi sentimenti magari piangendo o urlando o prendendo a pugni un cuscino ma non bisogna compiangersi per consolarsi.
- Mi devo concedere del tempo perché ognuno di noi ha il suo e lo devo trasformare in un “tempo-progetto” dove comincio ad allontanarmi dalla delusione pensando a quali potrebbero essere i miei nuovi obiettivi.
- Cominciare a pensare e a riconoscere quali sono i miei desideri senza avere aspettative esagerate e cercando di capire se ci sono stati sbagli che non devo più ripetere ma senza esagerare con i sensi di colpa.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “senso di colpa”
- Parlarne con altre persone come famigliari o amici che potrebbero dare consigli utili e pensare che il cambiamento che sta avvenendo potrebbe essere importante per capire meglio cosa si vuole realizzare per essere contenti e realizzati.
- Sicuramente ricostruire la propria autostima e capire che tipo di qualità di vita si vuole raggiungere è quello che ci darà più soddisfazione per tornare nella giusta direzione.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “come aumentare l’autostima”
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