Aumentare l’autostima significa acquisire sicurezza in sé stessi, valorizzando le proprie qualità e realizzando uno stile di vita appagante.
Prima di iniziare la lettura di questo articolo vi invito a guardare questo brevissimo video in dico la mia opinione sull’autostima:
In questo articolo tratteremo i temi seguenti:
Cos’è l’autostima?
L’autostima è l’arte di valorizzare e stimare sé stessi e ci sono alcune situazioni classiche in cui possiamo allenarla:
- Quando i nostri obiettivi non sono rigidi;
- Se non abbiamo delle certezze e ci sentiamo per questo fragili;
- Vivere sempre nel passato o futuro invece di restare nel “qui ed ora”;
- Quando riusciamo ad accettare il nuovo senza giudicare;
- Se siamo tristi non spaventiamoci e lasciamo fluire questo sentimento;
- Facendo cose nuove possiamo sentirci insicuri ma non dobbiamo insistere sui giudizi;
- Il nostro momento psicologico arriva quando lasciamo che le energie si formino dentro noi nel silenzio senza ansia.
Capita che la domanda: ”avere fiducia in se stessi cosa significa”, sia risolta con una visione “consumistica” dell’autostima.
Giudichiamo pensando al “come” e non alla qualità per stimare (dal latino aestimare, cioè valutare) il significato di un sentimento che è un credere in sé stessi e sentirsi sicuri e positivi.
Ciascuno di noi ha dentro sé stesso la volontà e la coscienza per poter riuscire a trasformare la bassa autostima in fiducia in sé stessi, l’importante è riuscire ad abbandonare le nostra ansia dovuta alla paura di non essere all’altezza delle situazioni.

Bassa autostima cause
Una bassa autostima ci fa sentire sempre inadeguati sia nei confronti di noi stessi che degli altri.
Ci ritroviamo con scarsa autostima quando c’è differenza tra quello che si vorrebbe essere e quello che percepiamo di essere.
Avere fiducia in sé stessi significa conoscersi, cioè conoscere le proprie capacità e non pretendere troppo, significa avere la consapevolezza dei limiti, e significa accettarsi, e per migliorare l’autostima non ci deve essere un auto convincimento cercando di dare ordini a sé stessi perché il “devi, devi, devi” significa addestrarsi come un cagnolino.
Aumentare l’autostima è anche ammettere che è possibile trasformare le debolezze in armi vincenti senza stravolgere la propria personalità.
Smettiamola di pensare che gli altri ci giudicano e ci mettono i voti quando, invece, siamo noi che abbiamo una bassa autostima e che dobbiamo cambiare modo di pensare.
Soprattutto noi ci auto valutiamo, determinando una bassa o alta autostima, per situazioni della vita come:
- Giudizi degli altri che sono per noi importanti e che ci arrivano o direttamente o indirettamente;
- Quando siamo insieme ad altre persone le confrontiamo con noi e ci valutiamo;
- Possiamo anche dare un giudizio su noi stessi osservandoci e giudicando le affinità o le differenze con gli altri.
Bassa autostima, rimedi e consigli
Le persone con bassa autostima si arrendono facilmente convincendosi che non ce la faranno mai, ma è la consapevolezza che è capace di determinare cambiamenti e trasformazioni profonde.
Spesso la scarsa autostima è costruita da noi stessi e da pensieri che vediamo sempre negativi come il famoso proverbio “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”:
- Se c’è un particolare negativo in noi guardiamo solo quello;
- Ci facciamo idee preconcette su noi stessi senza prove o dati di fatto;
- Generalizziamo particolari della nostra personalità come se fossero tutta la nostra identità;
- Minimizziamo tutto quello che facciamo non dandogli l’importanza che merita;
- Se un evento non si manifesta nella maniera giusta, diventa sempre colpa nostra.

Come avere autostima? Come aumentare l’autostima?
Non è semplice rispondere alla domanda su come avere o aumentare la propria autostima, perché ognuno di noi, di solito, pretende troppo da se stesso.
In effetti vogliamo spesso avere personalità che non si adeguano a quello che siamo in realtà.
Dobbiamo liberarci da schemi e abitudini per lavorare sull’autostima che, in effetti, significa semplicemente valorizzare le qualità che già abbiamo e aumentare sicurezza in sé stessi.
Per poter ottenere questo dobbiamo liberarci da condizionamenti che ci fanno restare sempre un passo indietro e buttarci a capofitto usando il massimo dell’energia fino allo stremo delle forze.
Aumentare la propria autostima significa accrescere la percezione positiva che abbiamo di noi stessi con particolari strategie come:
- Valutare che capacità abbiamo per la soluzione dei problemi, in ogni campo, fa acquisire sicurezza;
- Cercare dentro di noi delle positività invece di far prevalere le negatività;
- Riuscire a giudicare le situazioni con obiettività, sapendo che le soluzioni, sia positive che negative, non dipendono tutte da noi;
- Non lasciamoci trascinare dai problemi ma cerchiamo di auto controllarli tenendoli più a distanza;
- Se le aspettative, per qualsiasi cosa, sono troppo grandi per noi, ci sarà una delusione e una autostima bassa;
- Comunicare con gli altri senza grandi problemi, è molto importante per acquisire sicurezza in sé stessi;
- Avere una buona immagine corporea di sé stessi, a qualsiasi età, è un vissuto che ci aiuta ad aumentare una autostima bassa.

Come aumentare l’autostima per combattere l’ansia
E’ importante, prima di tutto, cercare di esplorare le emozioni che si creano dentro noi per gestirle e cercare di valutarle, per capire quali sono i motivi che producono bassa autostima e alzano il livello dell’ansia procurando grandi insicurezze e malesseri.
Indubbiamente se ci guardiamo intorno possiamo notare che, mai come oggi autostima e ansia sono sensazioni che compongono la nostra vita, perché sappiamo che, nel momento in cui l’autostima comincia a mancare significa non avere più fiducia in noi stessi, ci sentiamo inadeguati e sbagliati facendo così aumentare l’ansia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è l’Ansia e come combatterla”

Questo meccanismo può portare a casi estremi che conducono a un circolo vizioso, dove le situazioni più semplici diventano insormontabili, sia nelle attività quotidiane che sul lavoro o nelle relazioni con gli altri, per cui sarà necessario farsi aiutare da un percorso di psicoterapia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è la Psicoterapia: Psicoanalisi e altre terapie”
Come aumentare autostima e sicurezza
A questo punto è assolutamente necessario, prima che diventi troppo forte, mettere in atto delle attività che possano aiutare le persone ad iniziare ad affrontare le difficoltà magari con piccole attività, con dei compiti che allontanino la testa dal pensiero:” non ci riuscirò mai, sono sbagliato”.
Credo che tutti in queste situazioni (l’ansia ti paralizza) potrebbero sforzarsi di fare dei piccoli esercizi fisici che si possono compiere anche in casa, e che potrebbero iniziare con esercizi di stretching, e questo darebbe il via a un progetto giornaliero di miglioramento per credere in se stessi e che, effettivamente, possiamo ottenere se liberiamo un po’ la mente dall’ansia.
Trovo che molti pazienti si sono rafforzati compiendo queste semplici attività fisiche, e prendendo fiducia nel fatto che potevano proseguire con qualcosa di più impegnativo, dal punto di vista fisico, come uscire da casa per una passeggiata a buon ritmo e rafforzando la parte psicologica con l’applicazione del Training Autogeno che è una tecnica molto efficace per imparare a rilassarsi e a liberare e calmare la mente e gestire le emozioni.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è il Training Autogeno e come funziona”

Autostima: buon rapporto con se stessi
E’ importante chiederci com’è il rapporto con noi stessi per riuscire a capire quanto ci stimiamo. Siamo sempre pronti a esprimere parole non lusinghiere su di noi? Ci sentiamo sempre più sfiduciati?
Dobbiamo ricordarci che la disistima porta a un indebolimento del sistema immunitario e a far nascere le malattie psicosomatiche come l’ipertensione, la gastrite, l’asma, la colite e la cefalea.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Malattie psicosomatiche e psicosomatica: cosa sono e tipologie”
Le parole sbagliate che usiamo per descrivere noi stessi, sono convinzioni che fanno crescere l’insicurezza e la sfiducia, e quante volte ci siamo detti: “è colpa mia, non riesco mai a farne una giusta”, “sarò una buona mamma, una brava moglie?”, oppure “il mio lavoro sta andando male perché non ci metto abbastanza impegno”?
Non c’è bisogno di pensare che tutto ciò sia irrevocabile, ma che lo si può modificare per arrivare ad un giusto equilibrio senza pretendere di essere “super” perché bisogna anche mediare e accontentarsi dei risultati anche accettando i nostri difetti.
Cosa fare?
Dobbiamo diventare consapevoli di chi siamo e cosa vogliamo attraverso la conoscenza delle nostre interiorità e facendo leva su credere, con fiducia, di riuscire a gestire gli obiettivi importanti che ci siamo prefissati senza stravolgere chi siamo e come siamo, con la capacità di riuscire a gestire le varie situazioni che si creano giornalmente.

Siamo in un’epoca fatta di modelli che ci vengono proposti, i famosi influencer, che ormai invadono la nostra vita e che, forse involontariamente, ma spesso con ammirazione, cerchiamo di imitare come se fossero i depositari di un’autovalutazione positiva. https://www.serenellasalomoni.it/delusione/
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Delusione”
I paragoni non servono a niente e dobbiamo accettare e scoprire il nostro essere unici nelle emozioni che sentiamo sia positive che negative, conoscendole bene e lavorare sulle contraddizioni per trovare quella che sarà la “nostra strada di vita” in accordo con i valori e gli obiettivi e le capacità che abbiamo.
Fiducia cos’è? Dove trovarla?
Noi ci fidiamo sempre e totalmente degli altri? Oppure siamo diffidenti e pensiamo che tutti vogliano approfittarsi di noi?
Esiste ancora la gioia di incontrarsi, che è la cosa più gratificante, o ci rifugiamo come tartarughe ritirandoci in noi stessi?
Indubbiamente stando nel nostro angolino non dovrebbe succederci niente se non la situazione più penosa e dolorosa, cioè la solitudine che ci distanzia l’uno dall’altro, quando, invece, avremmo solo necessità di sostegno, affetto, parole di conforto, consigli e tutto quello che serve per togliere la sensazione della solitudine e che arriva solo attraverso la fiducia. https://www.serenellasalomoni.it/paura-della-solitudine/
Un buon esempio ce lo da il prof. Keating nel film con Robin Williams “L’attimo fuggente” che dice ai suoi allievi:” Carpe diem. Cogliete l’attimo, ragazzi. Rendete straordinaria la vostra vita, osate cambiare cercate nuove strade”.
Bisogna quindi, avere fiducia nella vita per trovare le strade per procedere e sviluppare i nostri progetti anche se la fiducia ha un doppio aspetto: da un lato può far paura perché non conosciamo dove o con chi stiamo andando e dall’altro ci costruiamo sopra le nostre relazioni e il nostro destino con coraggio e determinazione.

Sfiducia: perché?
Se continuiamo a criticarci ci sentiamo sempre più infelici e specialmente sfiduciati, e questo sta a significare che non crediamo nelle nostre capacità e negli scopi nella vita, mentre credere in noi stessi, significa anche accettare la sfiducia che sentiamo per scoprire talenti e qualità che erano nascoste e per cogliere le occasioni che la vita ci pone davanti.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Paura di vivere: come superarla”
Possiamo imparare a credere in noi stessi?
Le sensazioni che sorgono in noi, sia positive che negative sono il cibo dell’anima perché appartengono alla nostra identità e bisogna imparare a stare con loro seguendo l’istinto e cercando, non di cambiare la nostra natura ma di osservarla e cogliere tutto ciò che può esserci utile per farci sentire soddisfatti.
Infatti bisogna decidere e cercare il lato di noi stessi che ci interessa di più e che vogliamo sviluppare, e smettere di seguire quello che dicono gli altri e fidarci di più di noi stessi, perché il nostro scopo è proprio centrato sulla nostra identità e su quello che vogliamo e non su quello che gli altri dicono che va bene.
La sfiducia arriva anche perché ci confrontiamo con ideali esterni, lontani e irraggiungibili e la fiducia deve essere su noi stessi e su quello che le nostre capacità ci permettono di raggiungere e dirci:”si è vero non sono perfetto” ma il mio terreno è fertile e posso seminarci quello che desidero imparando ad ascoltarmi.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Qualità di vita”

Lezioni di autostima
Alcuni consigli da seguire per migliorare la nostra autostima.
- Acquisire sicurezza in sé stessi è la base dell’aiuto che può dare una psicoterapia.
- Attraverso la conoscenza di sé impariamo anche l’empatia e la visione dell’altro.
- Essere consapevoli di quello che ci sta accadendo allargando la coscienza e contemplando il mondo e rigenerando sé stessi.
- Cercare la libertà nei confronti di noi stessi e da tutte le cose in cui crediamo sono lezioni di autostima.
- Avere fiducia nel proprio talento che ci darà la possibilità di agire adeguatamente nelle situazioni importanti della vita.
- Dobbiamo essere creativi perché ognuno di noi lo è con la sua diversa creatività, con un suo talento specifico per acquisire sicurezza.

Terapia di coppia e autostima
Spesso le coppie si comportano come se recitassero dei ruoli perdendo di vista la propria identità, per cui, nella terapia di coppia l’autostima diventa importante.
Quando la coppia cerca di comportarsi secondo uno schema e non secondo una libertà di esprimersi liberamente, prima o poi esplode.
Autostima: caso clinico di coppia
Vi racconto di una coppia che è venuta nel mio studio per capire meglio.
Mario è un giovane ingegnere che ha fatto l’università a Milano e che dovrebbe partire per l’Australia dove ha trovato un ottimo posto.
La sua fidanzata Laura, lavora in un ristorante come cameriera e proviene da un piccolo paese sul lago di Como dove la sua famiglia ha una panetteria e tutti si conoscono.
Stanno molto bene insieme e stanno progettando di andare a convivere.
Quando Mario le annuncia il nuovo lavoro australiano le propone anche di andare con lui.
Laura ha una reazione di grande stupore e vuole pensarci su per un po’.
Quando le insistenze di Mario si fanno più pressanti, Laura dice che non se la sente perché: ”Chissà cosa diranno in paese e come la prenderanno i miei genitori”.
Questo porta a una crisi di coppia perché Mario sente di non essere importante per Laura come pensava.
Dopo aver insistito e provato a far capire a Laura che non aveva senso che lei se la sentisse di convivere a Milano perché nessuno in paese lo avrebbe saputo, ma non a partire con lui, Mario se ne è andato da solo.
Tutto questo ci fa capire come la bassa autostima di Laura verso sé stessa, l’abbia portata a pensare che il giudizio degli altri su di lei sarebbe stato negativo e più importante di quello che lei provava per Mario.
Umberto Galimberti scrive: ”Conosci te stesso” è il messaggio che l’oracolo di Delfi affidava a chi saliva sul Monte Parnaso per interrogare Pizia.
Platone l’ha ripreso come base per l’educazione dei giovani e dice che per farlo “basta un po’ di attenzione rivolta a sé stessi per scoprire quali sono la propria attitudine, la propria inclinazione, il proprio Daimon.
Bibliografia
Raffaele Morelli, Autostima, Istituto Riza, Milano, 1997
Raffaele Morelli, Conoscersi, Edizioni Riza S.p.a., Milano, 2006
Ursula Markham, Autostima, Gruppo Editoriale Armenia, Milano, 1996
Oliver Hauck, Corso rapido di Autostima per vivere meglio, Vallardi, Milano, 2014
Gerry Grassi, Autostima fai da te, Rizzoli, Milano, 2019
Umberto Galimberti, Gli equivoci dell’anima, Feltrinelli, Milano, 2007
Umberto Galimberti, D supplemento di la Repubblica, Milano, 11 Gennaio 2020
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