Riconoscere una violenza psicologica: come uscirne
la violenza è una tipicità delle relazioni sociali tra noi esseri umani, siamo l’unica razza esistente al mondo a compiere ogni genere di abuso sui nostri simili.
Esistono molti tipi di violenza, tra essi vi è la violenza psicologica sulle donne.
Cos’è esattamente la violenza, quante forme può assumere, come ci si può difendere dalla violenza, può esistere un mondo senza violenza?
Cos’è la violenza psicologica sulle donne
La violenza psicologica sulle donne è subdola e strisciante ed è meno visibile di quella fisica; è più difficile da individuare e più facile da nascondere anche se molto estesa perché la donna che subisce questo tipo di abuso spesso non se ne rende nemmeno conto, quindi la consapevolezza di quello che le sta accadendo è l’unico mezzo per riconoscerla.
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Difficile rendersi conto che l’uomo che abbiamo scelto, che amiamo e del quale ci fidiamo stia abusando di noi maltrattandoci psicologicamente con mezzi che lentamente ci portano a pensare di essere vittime di uno stato di malessere che riconosciamo su noi stesse attraverso segnali sempre più pesanti.
La violenza psicologica sulle donne è uno dei temi più delicati all’interno dei tanti tipi di violenze, ma cominciamo con ordine, e vediamo brevemente i tipi di violenza esistenti:
Quando si parla di violenza psicologica
La violenza psicologica è spesso un avvenimento trasversale che si manifesta sminuendo e disprezzando la donna attraverso maltrattamenti ripetuti fino a convincerla che non vale niente come donna nei confronti del partner e dei figli e di non valere niente sul lavoro, per cui solo lui è la persona che la può salvare con il suo amore e nessuno le vuole bene come lui.
Logicamente questa donna diventa dipendente dal partner il quale spesso esprime anche una forte gelosia fino alla possessività e al pesante controllo della sua vita fino a farle chiedere il permesso per uscire con le amiche o per altre attività, e la donna diventa la vittima inconsapevole di un maltrattante che riesce a farle credere quello che vuole attraverso una profonda manipolazione mentale.
Quello che viene chiamato “gaslighting” è proprio il meccanismo che si crea nella donna perché vengono soppresse tutte le sue autodifese con una profonda manipolazione che può causarle profonde ansie, depressioni, attacchi di panico con un vero e proprio meccanismo di plagio mentale e disturbi psicosomatici.
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Violenza psicologica di coppia
Gli uomini amano o possiedono?
E’ proprio con il controllo ossessivo che molte donne subiscono violenza psicologica, ma spesso non la riconoscono e non vogliono ammetterla nel rapporto con il partner.
Da quali segnali possono diventarne consapevoli?
- Il meccanismo psicologico del gaslighting perverso e manipolatorio che la fa dubitare di se stessa e la fa sentire confusa e disorientata.
- Il controllo e l’isolamento attraverso una sorveglianza di tutto quello che fa la compagna, dalle relazioni sociali, all’uso del denaro o della carriera.
- La gelosia che non ha nessun elemento di realtà, è totalmente ingiustificata attraverso un vero e proprio meccanismo di stalking dove la donna deve essere sempre al suo servizio, la rimprovera e cerca sempre di inculcarle sospetti e false intenzioni.
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- Da questo fino a pretendere rapporti sessuali insistenti cercando di metterla in colpa quando lei rifiuta, dicendole che non lo ama come lui ama lei.
Uomo narcisista e manipolatore
Naturalmente tutto questo ci porta a pensare che la personalità di uomini che maltrattano le partner sono da attribuire a disturbi di personalità come il “disturbo narcisistico” che secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), è contraddistinto da assenza di empatia, manie di grandezza, la ricerca continua di conferme sul suo essere la persona perfetta e l’incapacità di amare.
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Dobbiamo considerare che è molto importante riconoscere i segnali di violenza psicologica, perché se non ci sono aggressioni fisiche nella coppia, bisogna aiutare la donna a rendersi conto che deve chiedere aiuto per non restare chiusa in relazioni tossiche subendo il fascino di uomini apparentemente affascinanti e seducenti.
Gelosia patologica
I partner che usano la violenza psicologica sono anche individui controllanti che vogliono sempre sapere dov’è, cosa fa e con chi è la compagna continuando a nutrire sospetti nei suoi confronti anche se lei lo informa e le attribuiscono false intenzioni cercando di estorcerle false confessioni.
La gelosia patologica può anche essere scatenata dal passato sentimentale della compagna con una gelosia retroattiva o sindrome di Rebecca, che lui non può controllare ed è una vera e propria “paranoia coniugale” che dimostra l’insicurezza e la bassa autostima che ha il suo compagno verso se stesso.
Umiliazioni, critiche, minacce, denigrazioni
Per questo tipo di uomo, nel rapporto di coppia, la donna deve sentirsi annullata e deve convincersi di non essere degna dell’amore del suo compagno che cercherà di attentare alla sua identità con rabbia e intimidazioni per incuterle terrore anche nei riguardi dei figli che può minacciare di toglierle facendole sorgere profondi sensi di colpa.
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Per riuscire ad averla in pugno, può attuare limitazioni ossessive e il controllo delle sostanze economiche per rendere la donna ancora più dipendente e impaurita con dei veri e propri attacchi verso l’autostima della compagna, impedendole di avere pensieri autonomi o indipendenze economiche.
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Cercate di lasciarlo?
Farà di tutto per dimostrarsi pentito con sceneggiate di disperazione e pianti e minacce di suicidio cercando di convincervi che cambierà perché vi ama alla follia, ma sta solo nella vostra forza e volontà riuscire a cambiare la vostra vita e uscire dalla violenza psicologica.
Possiamo trovare violenza psicologica anche in ambito lavorativo con casi di mobbing, straining, body shaming, stalking o gender gap, dove sia uomini che donne possono subire la violenza, ma le donne sono le vittime più colpite anche perché è un tipo di violenza psicologica più difficile da dimostrare e dove trovare appoggi o comprensioni dai colleghi.
Coppia e bambini
La violenza psicologica, oltre la coppia, può avvenire anche nei confronti dei bambini che possono avere pesanti danni psicologici che si porteranno nell’età adulta come traumi che potrebbero sfociare poi in patologie.
Questo tipo di comportamenti potrebbero essere delle forme di manipolazione che vanno dai rimproveri eccessivi per errori poco importanti a disapprovazione continua che non crea autostima e sicurezza, tenendo conto che non parliamo del giusto metodo educativo per la loro formazione.
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In ogni caso ci accorgiamo che il bambino diventa chiuso e potrebbe avere disturbi del sonno e dell’alimentazione e dell’apprendimento scolastico e sfociare nell’adolescenza in comportamenti più gravi come droghe o alcol.
E’ importante che il bambino impari dai genitori a rispettare certe regole che devono essergli date sempre con la sicurezza dell’amore e della protezione genitoriale anche se si creano conflitti o contestazioni.
Ricordiamoci sempre che la violenza psicologica è un reato penale e per questo è possibile denunciare il colpevole per maltrattamenti come:
- Violenza privata o stalking (psicologica e/o fisica)
- Minaccia che può essere molto grave e pericolosa
- Maltrattamenti in famiglia
Quindi riconoscere e chiedere aiuto diventa importantissimo prima di arrivare al punto di stare così male da non riuscire più a reagire, ma bisogna farsi aiutare anche da professionisti come psicoterapeuti e avvocati che indicheranno il percorso giusto per trovare autostima, serenità e amore che tutti ci meritiamo.
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I 5 tipi di violenza
La violenza domestica e i maltrattamenti in famiglia sono un tipo di comportamento sempre atto allo scopo di mantenere il controllo totale sul partner e sui figli.
la violenza domestica può prevedere vari tipi di abuso, tra cui:
- Abuso fisico, cioè quando si ricorre a schiaffi e spinte, tirare i capelli, bloccare il partner con forza, forzare l’uso di alcol e sostanze stupefacenti, sono tutti abusi di tipo fisico.
- Violenza emotiva, quando si cerca di minare l’autostima del partner con continue critiche, insulti, sminuendone l’operato anche di fronte a figli e amici o parenti.
- Violenza psicologica, che differenzia da quella emotiva perché in questo caso si vuole creare un clima di paura attraverso minacce e intimidazioni.
La violenza psicologica sulle donne mira al controllo attraverso la paura. - Abuso economico, cercando cioè di rendere il partner completamente dipendente dall’altro, mantenendo così il controllo finanziario.
- Abuso sessuale. Ultimo ma non ultimo, l’abuso sessuale è ogni tentativo di ottenere con la forza un rapporto sessuale senza consenso.
In questo articolo tratteremo in maniera esplicita il tema della violenza psicologica, in particolar modo la violenza psicologica sulle donne.
Cos’è la violenza psicologica?
Tanto per cominciare, per violenza psicologica si intende ogni tipo di violenza che comporta un danno psicologico da parte di chi la subisce.
Essa è anche conseguenza della violenza fisica, della violenza verbale, e purtroppo anche della violenza sessuale, che lascia pesanti strascichi psicologici su chi l’ha subita.
Anche nel caso degli atti di persecuzione degli stalker ci sono evidenti violenze psicologiche sulle donne che lasceranno un segno.
Anche le discriminazioni di qualsiasi tipo sono violenze psicologiche, in quanto chiunque venga discriminato ad esempio per il colore della pelle, oppure per orientamento sessuale e identità di genere, soffre di inevitabili pressioni psicologiche.
Violenza psicologica, è giusto reagire?
Quando qualcuno subisce una violenza psicologica ci si pone sempre il dubbio se sia giusto o meno reagire, magari anche in maniera “fisica”.
Se da un lato sarebbe giusto reagire, dall’altro se lo si fa in maniera altrettanto violenta si ricade nel torto, si compie un gesto che ha lo stesso valore negativo di quello che si è subito.
Ecco quindi che quando si subisce una violenza psicologica, la miglior reazione è sempre quella di denunciare, fare presente ad amici e parenti qual è la reale situazione, mettere “a nudo” il proprio partner davanti alle sue violenze.
Riconoscere i segni di violenza psicologica
L’abuso psicologico verso il partner comporta tentativi di far paura, intimidire, atti ad avere il controllo.
La violenza psicologica sulle donne sta nelle parole, negli atteggiamenti del partner, nella cattiveria con cui mette in atto la sua strategia.
Ci sono degli atteggiamenti tipici, delle caratteristiche comuni negli uomini violenti che vogliono creare paura e pressione psicologica sulla partner.
Tra questi atteggiamenti e tattiche per minare l’autostima, troviamo:
- Umiliazione e vergogna
- Negazione
- Controllo
- Accusare
- Isolare e trascurare
Umiliazione e vergogna
La violenza psicologica sulle donne attraverso la vergogna e l’umiliazione passa attraverso tanti piccoli gesti, tra cui troviamo:
- Uso di nomignoli offensivi
- Critiche continue (“sei sbadata“, “cucini male“, “sei sempre la solita“)
- Urla e imprecazioni
- Prese in giro pubblicamente
- sminuiscono ciò che per voi è importante (come i narcisisti) e i vostri successi
- Usano il sarcasmo
- Vi fanno sentire non adeguate alla situazione
Negazione
Negare l’evidenza, il fatto che ci sia un problema, tentare di manipolare la mente della partner, facendole credere di essere lei a sbagliare, questa tecnica prende il nome di gaslighting.
La manipolazione attraverso il gaslighting è una violenza psicologica sulle donne di tipo subdolo ed insidiosa, fatta di frasi cattive e silenzi.
Giusto per capire meglio, questa tecnica prende il nome da un opera teatrale degli anni ’30, diventata poi anche un film nel 1944 (Gaslight – Angoscia) ove un uomo cerca di manipolare la moglie e portarla alla pazzia, facendole sempre credere di essere lei a sbagliarsi, che ricorda male, che sta diventando matta.
Cosa negano gli uomini per fare violenza psicologica?
- Negano un fatto anche se è vero.
Diranno che una discussione non è mai avvenuta o affermeranno che un determinato fatto è causa vostra. - Negano il loro abuso.
Quando messi a confronto con le loro azioni, negheranno tutto, diranno che “ti stai confondendo”, e lo faranno con occhi sconcertati. - Perdere e negare.
Potrebbe succedere che fanno sparire un vostro oggetto, oppure lo romperanno, ma sempre negando di essere stati loro, anzi ribalteranno la colpa su di voi.
Controllo
Controllarvi significa mantenere il potere, e per farlo usano ogni mezzo:
- Controllano dove siete.
Vogliono sempre sapere dove siete o dove siete state, pretendono che rispondiate sempre subito al telefono. - Controllano la vostra vita digitale.
Monitorano la vostra e-mail, i messaggi, le chiamate. - Controllano le vostre finanze.
A volte tengono il conto bancario solo a loro nome e vogliono sapere tutte le spese che fate.
Accusare
L’accusare è un modo di sentirsi forte, fa si di creare una specie di gerarchia, in modo da tenere la partner sempre schiacciata in basso.
Di cosa ti accusano?
- Gelosia o tradimento.
Ti accusano di flirtare con qualcun altro o addirittura di tradirli. - Ti accusano loro di abuso.
Rigirano la frittata, dicendo che siete voi a perdere il controllo e ad abusare del partner, facendo la parte della vittima davanti a tutti. - Banalizzano le vostre reazioni.
Vi accusano di reagire in maniera eccessiva, di sbagliarvi, di aver montato un castello di carta.
Isolare e trascurare
Chi usa violenza psicologica tende a porre i propri bisogni davanti a quelli della partner, quindi vi trascureranno e cercheranno anche di interrompere i vostri rapporti sociali.
Come lo fanno?
- Non vi badano, non rispondono a chiamate e messaggi.
- Quando parlate guardano da un altra parte.
- Vi rifiuteranno fisicamente, anche solo per tenervi la mano.
- Ogni volta che vorrete uscire troveranno una scusa per tenervi a casa.
- Diranno ad amici e parenti che siete voi che non volete uscire.
- Metteranno in giro voci distorte sulla vostra sanità mentale.
Come uscire dalla violenza psicologica
Per difendersi dalla violenza psicologica bisogna prima rendersi conto di essere una vittima, e poi cercare di rendere prioritario l’obiettivo di preservare e migliorare il proprio benessere psicofisico.
Per far questo bisogna seguire alcune regole, tra cui:
- Stabilire un confine.
Una volta chiarito con te stessa che non puoi continuare a subire violenza psicologica, stabilisci dei paletti oltre il quale i suoi atteggiamenti non possono andare, comincia ad esigere rispetto. - La colpa non è tua.
Se ti ha sempre manipolato facendoti credere che sia sempre colpa tua, comincia a smettere di crederlo e di incolparti di tutto. - Non scusarti.
Se si arrabbia o ti accusa di cose assurde, non devi cercare scuse ma semplicemente non badarlo e allontanarti. - Cerca aiuto negli altri.
Una delle cose più difficili è ammettere di avere un problema, ma per risolvere il problema della violenza c’è bisogno anche del supporto di amici e parenti, e non solo. - Pianifica una via d’uscita.
Comincia a pensare ad un modo per allontanarti da lui, magari andando da un parente vicino a da un’amica, se poi è possibile, non farti più vedere o trovare da lui. - Chiama un aiuto esterno.
Anche il telefonorosa può essere utile.
Bibliografia
M.F. Hirigoyen, Sottomesse. La violenza sulle donne nella coppia, 2006 Einaudi
M.L. Bonura, Che genere di violenza,2018 Erikcson
C. Moscovici, Relazioni pericolose, 2017 Sonda
R. Norwood, Donne che amano troppo, 1985 Feltrinelli
DSM-5, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali
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