Il vaginismo, un disturbo che impedisce un rapporto sessuale completo
Il vaginismo è un disturbo sessuale femminile che non permette la penetrazione vaginale.
Scopriamo insieme le cause e i rimedi di questo disturbo sessuale.
Iniziamo questo articolo con un mio brevissimo video dove vi parlo del vaginismo:
Cos’è il vaginismo
Come anticipato nel paragrafo introduttivo, il vaginismo è un disturbo sessuale femminile nel quale i tentativi di penetrazione suscitano una contrazione spastica involontaria dei muscoli che sono all’ingresso vaginale. Può accadere specialmente per cause psicologiche, perché non c’è nulla che giustifichi l’ipertono muscolare.
Il vaginismo può variare da forme lievi a quelle più gravi che impediscono la penetrazione in vagina ed è un disturbo che interessa circa novecentomila donne e può causare matrimoni bianchi, dove il rapporto di penetrazione non è mai stato attuato a causa della paura, o fobia, del rapporto sessuale.
Questo disturbo può essere classificato a seconda di vari fattori, tra cui:
- L’intensità dello spasmo muscolare
- L’intensità della paura
- Altri fattori psicologici, sessuali o di coppia.
Nel caso in cui il vaginismo non sia così marcato o con penetrazione difficoltosa, il rapporto sessuale avviene lo stesso ma è causa di dolore e potrebbe anche trattarsi, quindi, di dispareunia.
Il vaginismo può essere infatti una delle patologie collegate alla dispareunia per cause psicologiche ma non presenta calo del desiderio e implica uno spasmo dei muscoli peri-vaginali e perianale con poca o assente lubrificazione e ha una base di ansia.
Cause del vaginismo
Da cosa è causato il vaginismo?
Le cause del vaginismo possono essere riconducibili sia alla sfera psicologica che fisica, perché l’apparato genitale femminile anatomicamente non presenta anomalie e la donna può essere eccitata e raggiungere l’orgasmo con stimolazione clitoridea.
La vagina è infatti un organo elastico e con dilatazione vaginale che si distende durante il parto, perché possa passare un bambino di tre chili o più.
Il muscolo pubococcigeo che la circonda può essere contratto, sia volontariamente (trattenere urina o feci) sia involontariamente, come nel vaginismo, e produce una sensazione di muro per paura della penetrazione e conseguente vagina troppo stretta.
Ci possono essere motivazioni inconsapevoli e profonde dovute a educazioni rigide, che fanno sorgere paura della penetrazione, per il parto o indurre fobie sessuali come, ad esempio, la fobia del coito.
Questo fa sì che ogni tentativo di coito diventa un problema e bisogna quindi trovare le cause del vaginismo e curarle adeguatamente.
Tra le cause del vaginismo possono esserci, anche contemporaneamente, fattori biologici come:
- Infezioni vaginali
- Cistiti
- Endometriosi
- Colon irritabile
- Vulvodinia
- Imene fibroso e rigido
Tipologie di vaginismo
A seconda di come si manifesta questo disturbo, è possibile suddividere il vaginismo in due tipologie differenti.
Vaginismo primario
Quando il vaginismo e l’impossibilità della penetrazione si presentano già ai primi rapporti sessuali si può parlare di vaginismo primario e questo innesca a catena una fobia del rapporto impedendo quelli futuri, perché i muscoli vaginali restano contratti.
Vaginismo secondario
Nel caso in cui vi siano stati rapporti sessuali piacevoli e poi all’improvviso sia comparso il vaginismo, allora si potrebbe parlare di vaginismo secondario, cioè scatenato da un fattore esterno o psicologico che porta ad una penetrazione dolorosa.
Ad esempio, esperienze sessuali traumatiche, come molestie o tentativi di violenza, mettono in moto la contrazione vaginale che diventa una specie di difesa dall’aggressione.
Tutto ciò innesca un circolo vizioso di ansia, come per l’ansia da prestazione, che porta la donna alla paura e al non rilassamento provocando uno spasmo muscolare con problemi di penetrazione.
Anche patologie di origine organica dolorose possono scatenare inconsciamente la paura della penetrazione che si trasforma in vaginismo, proprio per la paura di provare dolore.
Spesso le adolescenti, che iniziano a usare i tamponi interni, hanno una grande difficoltà a inserirli e questo può essere un avvertimento su come si crei uno spasmo muscolare.
Andare da una ginecologa che possa spiegare e dimostrare come possano essere inseriti mantenendo l’imene integro, è importante e di prevenzione per problemi futuri.
Il vaginismo nel rapporto di coppia
Nella coppia che ha problemi di penetrazione spesso s’instaura una simmetria, dove lei ha paura della penetrazione in vagina e lui ha paura di penetrarla e di farle male. Questo può portare l’uomo a problemi sessuali come deficit erettivi e ansia da prestazione o eiaculazione precoce.
Sono coppie che spesso non hanno avuto grandi esperienze sessuali nel passato o altri partner, ma la loro affettività e intimità può essere soddisfacente perché è limitata al petting e resta esclusa la penetrazione vaginale.
Nella coppia comporta anche l’impossibilità ad avere figli, se non c’è mai stata penetrazione, con conseguenze psicologiche pesanti per i due partner che possono allontanarsi non riuscendo a creare un’intimità corporea completa.
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Curare il vaginismo e durata della terapia
La cura per il vaginismo consiste in una terapia psicosessuologica finalizzata a rimuovere sia le cause psicologiche sia quelle biologiche del vaginismo.
Fortunatamente il vaginismo è ben curabile, specialmente se di media gravità e se viene diagnosticato in tempo, ma spesso le coppie o la donna si nascondono dietro difese perché hanno paura o si vergognano a confessare una difficoltà che comporta penetrazione difficile.
Il ginecologo è sicuramente la persona che riconosce per primo questo problema.
Se non ha una specifica formazione sessuologica, deve inviare la paziente da uno psicoterapeuta sessuologo che, collaborando con il medico, può portare a buon fine la cura.
L’importanza della psicoterapia nella cura del vaginismo
La figura dello psicoterapeuta è infatti essenziale nella cura del vaginismo, in quanto focalizzandosi sui disturbi di tipo cognitivo comportamentale può riuscire a sbloccare quel meccanismo di auto mantenimento del disturbo sessuale.
Quando la coppia ha un rapporto positivo e motivato, sicuramente nel 90% dei casi si risolve positivamente, specialmente se nella coppia c’è ancora un buon desiderio sessuale che, nel protrarsi del tempo, spesso si perde.
Nelle forme più forti, lo specialista usa anche farmaci specifici come la tossina botulinica, usata per rilassare l’elevatore dell’ano e permettere che il lavoro psicoterapico possa procedere senza intoppi.
La terapia sessuologica con uno psicoterapeuta è, di solito, di 15/20 sedute con la coppia per parlare della loro relazione dal punto di vista psicologico ma anche consigliando a lei esercizi specifici e molto semplici da fare a casa, oltre che altri per entrambi i partner.
Lavorare sul proprio corpo è infatti essenziale per poter ridurre quella tensione muscolare che impedisce la penetrazione e riprendere in pieno l’affettività, la sessualità e il desiderio erotico.
Ritrovare la giusta armonia per la coppia è fondamentale perché anche l’uomo resta molto frustrato dal vaginismo, compromettendo la sua sessualità.
Bibliografia
- A.Graziottin. Analfabetismo erotico e vaginismo, Atti IX Congresso Nazionale Società Italiana Sessuologia Clinica, Masson Editore, Milano, 1986.
- W.Pasini, C.Crépault, U.Galimberti, L’immaginario sessuale, Raffaello Cortina, Milano, 1987.
- M. Argyle, Il corpo e il suo linguaggio, Zanichelli, Bologna, 1981.